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Turismo e Ambiente

Comitato “Bosco libero dal nucleare”: “Non idoneo il nostro territorio”

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BOSCO MARENGO – La nota pubblicata dal comitato “Bosco libero dal nucleare” in merito al deposito nazionale.

Il Comitato Bosco libero dal nucleare costituitosi principalmente per promuovere ed organizzare le attività utili e necessarie ad impedire che il Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi sia costruito nel territorio comunale di Bosco Marengo e in quelli confinanti, ha inviato a Regione, Provincia e
Comuni due elaborati che giudica rilevanti ai fini della formulazione di un parere che evidenzi l’inidoneità del territorio ad accogliere il Deposito.
Gli elaborati sono stati recentemente consegnati ai tecnici incaricati dai Comuni di Bosco e Frugarolo.
Il primo, reperibile in rete, è un corposo studio dal titolo “Geologia e idrostratigrafia profonda della pianura padana occidentale” realizzato dal CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino, dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e dalla Regione Piemonte al fine di individuare nuove fonti di approvvigionamento idrico.
L’allegato 40 di tale elaborato è una carta che mostra la posizione e lo spessore dei due acquiferi di Savigliano e Alessandria.
Quest’ultimo si spinge, nella parte centrale, fino ai mille metri di profondità e costituisce una importantissima riserva da salvaguardare.
In prossimità di questo nucleo centrale, come mostrano le immagini che seguono, sono state tuttavia individuate le due aree AL-1 e AL-2 potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito.
Il secondo è lo “Studio sulla vocazionalità del territorio alessandrino ai fini dello smaltimento dei rifiuti industriali” (allegato) realizzato dall’ENEA nel dicembre 1995, su incarico della Provincia di Alessandria, che ha preso in esame tutta la documentazione esistente all’epoca e che ha riguardato in
particolare aspetti fondamentali quali: vincoli antropici, vincoli naturali, suolo e sottosuolo, idrogeologia, idrografia superficiale.
Sovrapponendo i vari vincoli alla carta della permeabilità dei suoli lo studio ha rilevato che solo l’8,9% dell’intera superficie della Provincia presenta caratteristiche tali da accogliere eventuali impianti di smaltimento di rifiuti industriali. Sia il territorio di Bosco che quello di Frugarolo non rientrano in tale ambito.

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