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Torino

Torino, in città la sede dell’Istituto Italiano Intelligenza Artificiale

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TORINO – Grande soddisfazione è stata espressa da Palazzo civico per la scelta, da parte del Governo, di Torino come sede per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A). Una decisione che premia il percorso della Città e del suo intero ecosistema innovativo in un ambito strategico per l’intero Paese, quale è l’intelligenza artificiale: un percorso che ha consentito di consolidare le eccellenza già esistenti nel capoluogo piemontese in tema di ricerca e trasferimento tecnologico, facendo leva su settori economici e produttivi storicamente strategici per la città e creando le condizioni per attrarre nuovi investimenti, anche in infrastrutture come il recente progetto dei Data center di Tim.

Obiettivo dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) – uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE) in ambito AI – è quello di creare una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal “mercato” internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’AI in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity).

Per assicurargli competitività a livello internazionale, l’I3A dovrà contare, a regime, su un organico di circa 1.000 persone e su un budget annuo di 80 milioni di euro: Torino ne sarà l’hub centrale con 600 persone occupate ed opererà in stretta collaborazione con centri di ricerca nazionali e università. I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.

La scelta di Torino a sede dell’A3I – per Palazzo civico – è stato un risultato frutto della collaborazione tra tutti gli attori del territorio pubblici e privati, istituzioni, associazioni di categoria, imprese ed enti, compresa l’Arcidiocesi di Torino, coinvolgimento non secondario in quanto anche gli aspetti etici delle applicazioni dell’intelligenza artificiale dovranno rappresentare elementi caratterizzanti per le attività del nascente istituto. Nella realizzazione dell’A3I saranno coinvolti tutti i principali stakeholder del territorio.

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