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UIL: ammortizzatore Covid-19 nell’Artigianato e ai Somministrati

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Di seguito, il comunicato UIL in merito alla gestione dell’ammortizzatore Covid-19 nei due comparti dell’Artigianato e della Somministrazione, anche alla luce dei nuovi stanziamenti introdotti dal Decreto Legge n. 34/2020.

Non è sempre vero che “piccolo è bello”, ma quando le dimensioni si coniugano alla specializzazione e, per quanto ci riguarda, all’attento presidio da parte del sindacato, i risultati delle ottimali dimensioni operative e gestionali si rivelano vincenti.

Intendiamo riferirci alla scelta del Governo e del Parlamento, caldeggiata dal Sindacato (e imposta, quando in alcune regioni si sarebbe voluto pensare solo alla cassa integrazione in deroga, per tutti), di assegnare il
compito di erogare le prestazioni di ammortizzatore sociale COVID – 19 ai due Fondi costituiti in base all’art. 26 e 27 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.148. Non poteva essere diversamente, per la verità,
perché FSBA, Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo, per l’Artigianato, e Forma.Temp, per i lavoratori somministrati, sono deputati proprio ad erogare prestazioni di sostegno al reddito, fra le quali a buona ragione rientrano i trattamenti ordinari di integrazione salariale connessi all’emergenza epidemiologica ed alle conseguenze sul piano economico, produttivo e occupazionale. E, nel marasma più generale dove si sono registrati forti rallentamenti da parte dell’Inps nel liquidare le prestazioni di sua diretta competenza e ancor di più quando anche le Regioni sono coinvolte nel processo amministrativo, ecco come sono andate le cose in questi due Comparti dove hanno operato FSBA e Forma.Temp.

In FSBA le domande Covid 19 registrate dal 1° marzo sono 196.092 (protocollate, perché altre sono ancora da caricare) che interessano 727.966 lavoratori. Si tratta di un dato in crescita che aumenterà nelle prossime
settimane. Il Fondo per gli Artigiani ha inserito ordini di pagamento, per i mesi di febbraio e marzo, per poco meno di 490.000 lavoratori, con un importo rendicontato pari a € 479.092.935. Il Fondo ha speso integralmente le somme accantonate negli anni passati e i 60 milioni ricevuti in base al decreto 18 del marzo scorso. L’obbligo, per i titolari di aziende artigiane, di avvalersi di questo strumento per mettere in cassa integrazione i propri dipendenti ha fatto sì che abbiano aderito a FSBA oltre 42.000 imprese, per circa 130.000 lavoratori, che prima erano fuori dal sistema della bilateralità. Nello specifico, rispetto ai dati delle Camere di Commercio del 2019, oggi, la platea delle imprese che utilizzano FSBA è salita dal 55% al 67% e, per quanto riguarda i lavoratori, c’è stato un incremento dal 70% all’81% circa.
Sul versante Forma.Temp.: il 100% dei lavoratori in somministrazione interessati ha ricevuto puntualmente l’accredito degli ammortizzatori sociali anche a maggio, in relazione al mese precedente. Nel dettaglio si
tratta di 127.385 lavoratori, per 13.702.376 di ore, impiegati attraverso 87 differenti Agenzie per il Lavoro.

Per una erogazione complessiva pari a 136 milioni 798.437 euro, anche in Forma.Temp. sono state utilizzate tutte le risorse economiche accantonate negli anni nonché i 20 milioni di provenienza pubblica.

È del tutto evidente che, perché l’operazione di erogazione delle prestazioni ai lavoratori dipendenti dell’Artigianato e ai lavoratori della Somministrazione possa continuare e completarsi, è necessario un
impegno di Governo e Parlamento ad assicurare la dotazione economica e ad erogare le somme con tempestività. In questo quadro è stato pubblicato martedì il Decreto-Legge 19 maggio 2020, n.34 che, all’Art.68 prevede l’innalzamento dell’iniziale erogazione di 80 milioni di euro (che furono destinati, come si evidenziava, 60 e 20) a 1.100 milioni. L’Art. 71 del richiamato decreto, laddove si prevede l’ulteriore finanziamento delle integrazioni salariali – nell’ipotesi anche l’estensione del periodo di ulteriori quattro settimane – mediante un apposito capitolo di bilancio presso il Ministero del Lavoro con una dotazione di 2.740,8 milioni, fa esplicito riferimento ai Fondi di Solidarietà quali potenziali fruitori per il rifinanziamento delle specifiche misure.
I soldi destinati dal Decreto non saranno, magari, tutti quelli di cui ci sarebbe bisogno, per pagare ai dipendenti nel Comparto Artigianato ed ai lavoratori somministrati l’ammortizzatore sociale per i periodi di
sospensione lavorativa dovuta al virus, ma è comunque una certezza in più e una boccata di ossigeno per i due Fondi. Che consentirà loro di continuare nella lavorazione delle domande, nel completamento dei conteggi, soprattutto nelle erogazioni. Si tenga poi presente che, nelle bozze del testo, nei rimpalli di responsabilità fra i diversi dicasteri, le cifre che negli scorsi giorni sono state scritte variavano moltissimo e solo una forte pressione, sindacale e certamente da parte della UIL, ed anche datoriale, ha consentito di acquisire questo risultato. In attesa della conversione in legge e di altri interventi dell’Esecutivo e del Parlamento che potrebbero realizzarsi in futuro, se questa emergenza sanitaria che sempre di più diventa economica, produttiva e occupazionale dovesse non attenuarsi.
Nella, davvero complicata, situazione complessiva del Paese dove si registrano difficoltà nell’erogare sussidi e prestazioni di ammortizzatore sociale, per un verso il Comparto Artigiano, nel suo insieme, e sull’altro
fronte tutto il settore della Somministrazione, con i rispettivi strumenti della Bilateralità, stanno dimostrando i saper reagire. Quelle dei Fondi di Solidarietà Alternativi, come detto, sono le prestazioni erogate con
maggior celerità ai lavoratori, direttamente o alle aziende che hanno anticipato. L’erogazione puntuale è resa possibile grazie a un lavoro straordinario dei due settori, pur così diversi per molti altri aspetti, e a un forte senso di responsabilità delle parti sociali che realizzano un modello positivo di relazioni tra parte datoriale e parte sindacale.

Anche di questo, del valore della bilateralità e dei suoi strumenti specializzati nel sapere dar risposte su diversi piani – non ci si occupa solo degli ammortizzatori sociali, come è noto – dovremo ragionare, superato
che sarà questo momento di emergenza. Un sostegno più convinto, una promozione sostenuta anche normativamente con agevolazioni e incentivi, uno sviluppo in tutti i comparti economici dove si realizza questa positiva modalità relazionale fra le parti. Che, alla prova dei fatti e non delle opinioni, si sta rivelando strategica.

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