Mentre il premier francese Emmanuel Macron è risultato positivo al covid-19, il neo presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe farsi vaccinare pubblicamente la prossima settimana contro il Sars-Cov2 per aumentare la fiducia tra gli americani.
In Italia, invece – dove il tasso di positività è calato dello 0,8% ma rianimazioni e ricoveri sono ancora oltre la soglia di allerta – la conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri: nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa, ma nel frattempo la ricerca scientifica internazionale prosegue la sua corsa.
L’ultimo, positivo, sviluppo su questo fronte è che il vaccino americano Moderna, secondo una prima analisi proteggerebbe sia dall’infezione che dal contagio (sarebbe un passo in avanti gigantesco), mentre dal Regno Unito viene reso noto che a gennaio prenderanno il via il test di fase 1 di un candidato vaccino contro il Covid in forma di spray nasale.
Secondo quanto riportato dal sito Quifinanza.it il piano vaccini è in fase di elaborazione, ma alcuni – come la regione Toscana – stanno già procedendo con le prenotazioni, dando comunque la priorità ai soggetti considerati più a rischio. Proprio perché – almeno inizialmente – le prime dosi del vaccino anti Covid non basteranno per tutti, il piano del governo italianoprevede che sia riconosciuta una corsia prioritaria alla somministrazione del trattamento ai cosiddetti soggetti a rischio, tra cui gli operatori sanitari e le persone con particolari patologie. Nello specifico, la seconda fase, coinvolgerà gli over 80 (circa 4,5 milioni di persone) e, successivamente, i soggetti di età compresa tra i 60 e 79 anni.
A questi si andranno a sommare le persone appartenenti ai cosiddetti gruppi “fragili” perché con “almeno una comorbidità cronica”. Prima dell’estate dovrebbero essere vaccinate più di 27 milioni di persone. E, intanto, la Regione Piemonte offre – dal 21 dicembre al 10 gennaio – test rapidi gratuiti per il Covid agli over 65 con patologie croniche come obesità, ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari o neoplastiche.
