Tutto è bene quel che finisce bene: ci vorrà qualche giorno per organizzare al meglio i turni, ma la querelle tra i medici di famiglia del distretto di Tortona e l’Asl Al è rientrata con tanto di scuse da parte dell’azienda sanitaria alessandrina per il modo con cui è stato comunicato ai medici di base che il loro supporto alla campagna vaccinale presso l’hub dell’ex caserma Passalacqua non era più necessario.
Dopo il risentimento dei diretti interessati, sostituiti con il personale del gruppo Gruppo Habilita di Villa Igea di Acqui Terme e le perplessità sollevate dal presidente dell’assemblea dei sindaci del Cisa Gianni Tagliani – che aveva anche sollecitato l’Asl a rivedere la propria decisione in merito alla paventata chiusura dei centri vaccinali di Castelnuovo Scrivia e San Sebastiano Curone – nelle ultime ore la situazione si è sbloccata.
Il direttore generale Asl Al Luigi Vercellino e quello amministrativo Michele Colasanto hanno infatti incontrato – su sollecitazione del sindaco di Tortona Federico Chiodi – le rappresentanze sindacali dei medici di base e Silvio Roldi, segretario provinciale della Società italiana di medicina generale, che aveva dato il via allo sfogo di categoria: i medici di famiglia torneranno in forze alle vaccinazioni anti Covid e lo faranno dando il cambio, dalle 16 alle 20, al personale Habilita, che sarà invece operativo dalle 8 alle 16. L’operazione voluta dall’Asl Al garantirà, nel complesso, una media di 600 vaccinazioni al giorno. Ora si aspetta di raccogliere la nuova disponibilità dei medici di famiglia nel continuare la campagna vaccinale nella sala polifunzionale del Comune con gli infermieri e il personale amministrativo. Intanto è arrivata un’altra buona notizia: i centri spoke di Castelnuovo Scrivia e di San Sebastiano Curone continueranno la loro attività sino all’esaurimento delle liste di prenotazione e non verranno quindi chiusi.
