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Sanità

Torino, intervento al cuore a 32enne: sostituita valvola aortica con protesi biologica

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TORINO – Samuele, un 32enne con alle spalle già tre interventi al cuore, è stato operato dall’équipe di Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, per un intervento di sostituzione della valvola aortica per la terza volta nella sua vita.

“A causa di una problematica congenita abbiamo utilizzato una valvola biologica anziché una valvola meccanica, che avrebbe una durata a vita ma richiede una terapia anticoagulante quotidiana – spiega il dott. Mauro Del Gigliocorresponsabile dell’UO di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital –. Le valvole biologiche necessitano di una sostituzione dopo diversi anni per naturale usura, ma la valvola precedentemente impiantata era durata solo 6 anni per un’improvvisa insufficienza valvolare. Abbiamo avuto la possibilità di intervenire impiantando una nuova valvola biologica di ultima generazione con metodica mininvasiva con aspettative di durata mai avute finora”.

L’intervento ha consentito dunque la sostituzione della valvola danneggiata con una nuova e innovativa dalla durata auspicata di oltre 20 anni (studi attestano la durata del modello precedente a 17 anni). Il grado di complessità dell’operazione è dovuto anche dall’aver impostato le basi per poter intervenire in futuro, quando – appunto, auspicabilmente tra vent’anni – si renderà necessaria un’ulteriore sostituzione.

Un’altra particolarità di questo intervento è stata l’adozione di un particolare protocollo anestesiologico“A Maria Pia Hospital prestiamo molta attenzione allo sviluppo di protocolli anestesiologici con un impatto minimo sul paziente – spiega il dott. Del Giglio –. Questo grazie alla sinergia di diverse competenze che confluiscono nell’Heart Team, una squadra di professionisti del cuore in tutte le sue peculiarità e per tutte le fasi di trattamento. In particolare per quanto riguarda l’anestesia stiamo adottando metodiche che non richiedono l’utilizzo di oppioidi e che consentono anche il risveglio immediato del paziente senza lasciare il ricordo dell’intubazione”.

E questa attenzione viene riportata anche nelle parole di Samuele, affetto all’età di 10 anni da un’endocardite reumatica“Oggi, a distanza di un mese, mi sento davvero bene e sono sorpreso della ripresa così rapida – racconta il paziente –, già dopo l’intervento, quando ero in terapia intensiva, mi sentivo meglio rispetto alle precedenti operazioni. Ringrazio molto l’équipe di Maria Pia Hospital e il dott. Del Giglio che mi ha fin da subito trasmesso grande fiducia e competenza, oltre ad essersi dimostrato molto disponibile a rispondere ai miei quesiti”.

Il paziente si sottoporrà a metà novembre ad una visita di controllo a distanza di due mesi dall’intervento.

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