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Sanità

Si torna a vaccinare con AstraZeneca mentre salgono i contagi

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Mentre riprende la somministrazione del vaccino AstraZeneca, che – come ha sentenziato l’Agenzia europea dei medicinali – “è sicuro ed efficace”, l’Italia rischia di diventare ancor più rossa, a causa dell’innalzamento dell’indice dei contagi (ad oggi il tasso di positività è al 7%) con una previsione di picco ad aprile. Nelle ultime 24 ore ci sono state altre 423 vittime, con un trend in continua crescita dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva e con 12 regioni dove i posti letto occupati in questo reparto da pazienti Covid hanno superato la soglia critica del 30%.

Intanto da lunedì prossimo, altre regioni (fra cui, forse, la Valle d’Aosta) potrebbero rientrare tra quelle a rischio più elevato, mentre c’è un Molise (tra le prime a finire in rosso) che spera in un passo verso l’arancione ed una Liguria che va verso la conferma di “rischio moderato”, quindi arancione.

Nelle stessa Liguria, da lunedì prossimo riprenderanno regolarmente le prenotazioni e le vaccinazioni nelle 23 sedi messe a disposizione dei medici di medicina generale su tutto il territorio: chi ha già la prenotazione a partire dal 22 marzo può presentarsi regolarmente all’appuntamento. Per quanto riguarda invece le vaccinazioni sempre con Astrazeneca che passavano dalle Asl, per esempio quelle di alcune categorie, queste ripartono già da questo pomeriggio.

Nel vicino Piemonte, dove, dopo il via libera delle scorse ore al vaccino AstraZeneca da parte dell’Ema sono partiti i primi sms per le riconvocazioni, sono circa 20.000 le dosi da recuperare per lo stop al farmaco, ma circa 5.000 appartengono ai lotti sequestrati e non sono quindi al momento recuperabili.

Sempre in Piemonte, da ieri anche la sanità privata prende parte alla campagna vaccinale: il presidente Alberto Cirio, presente all’inaugurazione del centro vaccinale all’ospedale Humanitas Gradenigo di Torino, ha spiegato come si parta da qui ma di fatto sono già state raccolte adesioni da 24 strutture che consentiranno almeno 3.500 vaccinazioni in più al giorno.

“L’obiettivo – ha affermato Cirio – è raggiungere le 20mila vaccinazioni al giorno, coinvolgendo anche i medici di medicina generale”. “Siamo in grado di dare una nuova spinta propulsiva al piano di vaccinazione per raggiungere il prima possibile l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni giornaliere e proteggere così oltre l’80% della popolazione entro l’autunno – ha dichiarato in una nota il Sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa-. Parallelamente dobbiamo avviare una campagna di comunicazione che riesca a colmare il gap di fiducia che è venuta meno da parte dei cittadini, eliminando dubbi e smascherando le fake news”.

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