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Stretta sul Nord Ovest: è “zona rossa” a eccezione della Liguria

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Entreranno in vigore da domani, venerdì 6 novembre, in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Calabria le misure più restrittive previste dall’ultimo Dpcm che indica come “zone rosse” queste regioni d’Italia.

Le altre fasce – contrassegnate dal colore arancione/medio rischio e gialla/rischio più basso – hanno un pacchetto di provvedimenti ad hoc, che resteranno in vigore fino al 3 dicembre. In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22: nelle “zone rosse”, inoltre – a meno che non ci siano comprovati motivi di lavoro, necessità o salute – sono vietati gli spostamenti anche tra Comuni, oltre che fra regioni.

E di fatto, in regioni come il Piemonte, dove il presidente Alberto Cirio ha lanciato strali contro il governo chiedendo con che logica si siano prese scelte così importanti “su dati – ha affermato il governatore piemontese – vecchi di almeno 10 giorni e non sia stato considerato il netto miglioramento dell’Rt”, di fatto la popolazione sarà soggetta ad un lockdown già vissuto durante la prima ondata: l’uscita di casa dovrà essere motivata da una rigorosa autocertificazione, restano chiusi bar e ristoranti (senza restrizioni però per la consegna a domicilio), centri commerciali e negozi (ad eccezione di quelli considerati di prima necessità, cioè alimentari sia al dettaglio che i supermercati e altre categorie ritenute essenziali).

Aperte ovviamente le farmacie e le parafarmacie, ma anche le librerie, le cartolerie, i negozi di giocattoli, le lavanderie, le ferramenta, i fiorai, gli ottici, i parrucchieri e i barbieri, i negozi per animali, per la telefonia e tecnologia, i tabaccai e le pompe funebri. Chiusi i centri estetici.

Sul fronte scuola sarà didattica a distanza a partire dalla seconda media. Sospese le competizioni sportive: si potrà fare attività motoria solo attorno a casa o all’aperto in forma individuale. Anche il mondo dello spettacolo e della cultura (già fortemente provato da mesi molto pesanti per questo comparto) resta chiuso. Per la mobilità: sui mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico. Resta naturalmente obbligatorio, quando si esce di casa, l’uso della mascherina e il mantenimento della distanza di sicurezza.

Fuori dalla zona rossa, nel Nord Ovest, c’è la Liguria, che è area gialla e che, tra le misure previste, ha la possibilità di lasciar lavorare bar e ristoranti fino alle 18. “Grazie ai sacrifici che abbiamo fatto nei giorni scorsi e che dobbiamo continuare a fare, l’indice Rt, il tasso di penetrazione del covid, sta lievemente scendendo – ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Non abbassiamo la guardia, continuiamo con prudenza a rispettare tutte le regole perché la pressione sui nostri ospedali resta alta e abbiamo bisogno che il contagio cali ancora di molto, anche per non vanificare gli sforzi fatti fin qui da tutti noi”. Se il livello di rischio legato al Covid scenderà nell’arco dei prossimi 15 giorni, sarà possibile per le aree ad alto e medio rischio passare nelle altre fasce o comunque godere di un allentamento delle restrizioni.

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