Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Sanità

Piemonte: 121 i decessi, 3 nuovi nell’alessandrino, che sale a quota 53

Pubblicato

il

AGGIORNAMENTO ORE 19.45

DIECI NUOVI DECESSI

Sono 10 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria, 1 in provincia di Novara, 1 in provincia di Torino, 2 in provincia di Vercelli e 3 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 121, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 53, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 12, Torino 21, Vercelli 10, Verbano-Cusio-Ossola 5, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.

BOLLETTINO DEI CONTAGI

Sono 1.624 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 304 in provincia di Alessandria, 90 in provincia di Asti, 78 in provincia si Biella, 100 in provincia di Cuneo, 117 in provincia di Novara, 595 in provincia di Torino, 102 in provincia di Vercelli, 59 nel Verbano-Cusio.Ossola, 36 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 143 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ospedalizzate sono 1.323, di cui 193 ricoverate in terapia intensiva.

In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche, ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 180 persone.

I tamponi finora eseguiti sono 5.758, di cui 3808 risultati negativi e 317 in fase di analisi.

DORS, INFORMAZIONI SCIENTIFICHE ACCESSIBILI A TUTTI

Il Centro di documentazione regionale per la promozione della Salute DoRS dedica una pagina del proprio sito al Coronavirus, mettendo a disposizione una serie di link in continuo aggiornamento che consentono di accedere ad articoli  di letteratura scientifica, di divulgazione e ai siti degli enti nazionali ed internazionali più autorevoli in materia. Tutti i materiali segnalati sono di libero accesso.

La comparsa nella provincia cinese dello Hubei del nuovo coronavirus ha visto un crescendo di informazioni e iniziative che l’OMS ha definito infodemia ossia “un’abbondanza di informazioni – alcune accurate e altre no – che rendono difficile per le persone trovare fonti e indicazioni affidabili quando ne hanno bisogno”.

L’OMS sta rendendo disponibili informazioni e consigli, comprese tutte le evidenze che confutano i falsi miti, sui suoi canali di social media e sul sito Web.

L’OMS lavora in modo coordinato con tutti i suoi partner per supportare le diverse nazioni negli aspetti di comunicazione: anche questo è un modo per aiutare i paesi a controllare meglio l’epidemia.

Il Centro di Documentazione regionale Dors sostiene questa strategia offrendo una selezione e una raccolta ragionata di risorse e materiali tratti da fonti nazionali e internazionali attendibili.

https://www.dors.it/page.php?idarticolo=3374

Sono 17 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina, lunedì 16 marzo, dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria (2 uomini e 1 donna), 4 in provincia di Biella (2 uomini e 2 donne), 4 in provincia di Novara (3 uomini e una donna), 1 uomo in provincia di Torino, 3 in provincia di Vercelli (1 uomo e 2 donne), 1 uomo nel Verbano-Cusio-Ossola, ai quali si aggiunge un residente in provincia di Sassari deceduto a Torino.

Il totale complessivo sale così a 111, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 50, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 11, Torino 20, Vercelli 8, Verbano-Cusio-Ossola 2, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

IL BOLLETTINO DEI CONTAGI

Sono 1516 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 273 in provincia di Alessandria, 87 in provincia di Asti, 67 in provincia si Biella, 91 in provincia di Cuneo, 109 in provincia di Novara, 542 in provincia di Torino, 99 in provincia di Vercelli, 58 nel Verbano-Cusio.Ossola, 33 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 157 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ospedalizzate sono 1231, di cui 186 ricoverate in terapia intensiva.

In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 174 persone.

I tamponi finora eseguiti sono 5589, di cui 3711 risultati negativi e 336 in fase di analisi.

APRE IL NUOVO OSPEDALE DI VERDUNO, COVID HOSPITAL DEL PIEMONTE

«Entro oggi nominerò un commissario straordinario per aprire il nuovo ospedale di Verduno e farlo diventare centro di riferimento di tutto il Piemonte per l’emergenza coronavirus»: lo comunica il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«L’apertura era in programma a fine maggio, ma ora è una necessità improrogabile – spiega il presidente Cirio -. Da settimane l’assessore alla Sanità Icardi lavora affinché l’ospedale possa aprire immediatamente. Questa struttura è stata attesa per 20 anni ed è stata realizzata grazie alla grande generosità degli imprenditori e dei cittadini di Langhe e Roero che, attraverso la Fondazione nata per il nuovo ospedale, hanno investito di tasca propria milioni di euro e lavoro perché potesse essere finalmente completata. Avevamo detto che, per rispetto, lo avremmo aperto in silenzio. Mai avremmo pensato di doverlo fare con urgenza per una situazione come quella attuale. Ma oggi più che mai poter contare su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima generazione come questa sarà una risorsa vitale per tutta la nostra regione».

Dichiara l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi: «È una soluzione alla quale lavoro dall’inizio della crisi, sollecitando la disponibilità di tutti a collaborare. Si sono accelerati al massimo i tempi con la ditta appaltatrice e gli organismi collaudatori per mettere l’ospedale nelle condizioni di aprire come “covid hospital” di riferimento del Piemonte. Abbiamo centinaia di posti a disposizione per trattamenti di terapia sub-intensiva e, possibilmente, intensiva. Sarà un ospedale in più, in quanto gli altri sul territorio continueranno a funzionare regolarmente. Abbiamo disposto di affidare ad un commissario ad acta di lungo corso e comprovata esperienza, come Giovanni Monchiero (affiancato per la parte sanitaria da Paolo Tofanini) il coordinamento dell’operazione, che contiamo di chiudere nel giro di pochissimi giorni, con l’accoglienza dei primi pazienti da tutta la regione».

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X