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Sanità

“Difendiamo la sanità”, sabato 15 aprile una manifestazione provinciale ad Alessandria

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ALESSANDRIA- Programmata per sabato 15 aprile ad Alessandria, alle ore 10

La sanità pubblica non si vende, si difende! Questo lo slogan della campagna di sensibilizzazione unitaria promossa dai sindacati CGIL, CISL e UIL. In preparazione della Manifestazione provinciale unitari con corteo e comizio finale fissata per il prossimo 15 aprile ad Alessandria, la campagna inizia con 3 giorni consecutivi di presidi sindacali con azioni di volantinaggio organizzate per i giorni 4, 5 e 6 aprile in diversi comuni.

Domani, martedì 4 aprile a Casale Monferrato volantinaggio e distribuzione di materiale informativo in Piazza Castello e davanti all’Ospedale Santo Spirito. Nei volantini una sintesi delle rivendicazioni sindacali per la difesa della sanità pubblica e a sostegno del personale che ci lavora.

Mercoledì 5 aprile a Tortona presidio davanti all’Ospedale civile Santi Antonio e Margherita. Mercoledì 5 aprile il presidio sarà anche a Ovada in piazza del mercato. Giovedì 6 aprile a Novi Ligure, all’angolo tra la piazza del mercato e l’inizio di Via Roma. Sempre Giovedì 6 aprile ad Acqui Terme, davanti all’Ospedale Mons. Giovanni Galliano. Queste le prime iniziative in preparazione della manifestazione provinciale di sabato 15 aprile ad Alessandria con corteo e comizio finale all’insegna dello slogan La sanità pubblica non si vende, si difende. Le rivendicazioni di CGIL, CISL e UIL Alessandria ruotano intorno alla necessità di fornire a tutte le persone assistenza e cure adeguate. I Segretari generali provinciali Franco Armosino (CGIL), Marco Ciani (CISL) e Claudio Bonzani (UIL) hanno dichiarato: “Troppe volte riscontriamo casi di persone, spesso sole o anziane, che si trovano costrette a rinunciare alle cure per ragioni economiche, visto che non tutti possono permettersi visite ed esami privati. La sanità pubblica è un diritto di tutti. Quotidianamente raccogliamo lo sconforto delle persone davanti a liste d’attesa infinite per sottoporsi a esami o ancora racconti di persone per intere giornate in attesa di cure nei pronto soccorso per
sovraffollamento e scarsità di personale, costretto a turni estenuanti. La nostra provincia invecchia sempre più e noi vogliamo riportare alla centralità e dare valore al servizio pubblico, restando fortemente
contrari alla privatizzazione degli ospedali. Perché la sanità pubblica possa tornare a funzionare, urgono interventi che sono stati rimandati fin troppo a partire dalla stabilizzazione del personale sanitario precario, dalle assunzioni straordinarie di personale in deroga, dal fornire cure domiciliari per i pazienti più fragili, puntando sulla sanità territoriale grazie a investimenti regionali finalizzati all’ASL AL. Tutto il personale sanitario, medici ed infermieri, meritano di poter lavorare nel rispetto dei contratti e in sicurezza”.

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