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Sanità

Un milione di morti nel mondo da inizio pandemia

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Da inizio pandemia è pari a un milione il numero delle persone che hanno perso la vita per il Covid in tutto il mondo. “Un dato impressionante e purtroppo ancora in crescita – ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza – che deve vedere tutte le energie impegnate per combattere il virus, puntando sulla ricerca scientifica per cure e vaccini efficaci e sicuri -. Nel frattempo ciò che fa davvero la differenza restano i comportamenti corretti di ciascuno di noi”.

Il ritornello, che deve entrare in testa a tutti è proprio questo: mai abbassare la guardia e prestare massima attenzione, serietà e prudenza. Comportamenti che, nonostante in Italia il trend dei contagi sia stabile e non stia facendo preoccupare come gran parte dell’Europa – alle prese con i picchi della seconda ondata -, vengono sciaguratamente disattesi. Succede infatti che, mentre in Sicilia da mercoledì la Regione renderà obbligatorio l’uso della mascherina fuori di casa quando si è in presenza di più persone che non siano congiunti o conviventi, in centro storico a Genova siano già fioccate le prime sanzioni tra i giovani.

Qui è infatti in vigore l’uso, per tutto il giorno e anche all’aperto, dei dispositivi di protezione individuale tra i carruggi a causa di un cluster. Nelle scorse serate, le forze dell’ordine avevano più volte invitato i ragazzi ad indossare le mascherine nel corso della movida, ma i più recidivi (una decina) si sono ritrovati multati.

Da oggi, invece, i controlli si sono spostati davanti e dentro le scuole e nelle zone più frequentate da alunni e professori, come fermate dei bus e treni. La possibilità di ammalarsi c’è e non va ignorata, anche se gli esperti parlano di una carica virale inferiore e di un modo differente di affrontare il virus rispetto alla prima ondata.

È di poche ore fa la notizia che sono 9 i positivi al Covid nella piemontese Asti: tornavano da un viaggio in pullman e si sono infettati a vicenda. Di questi uno è ricoverato in rianimazione “L’Asl – informa Maurizio Rasero, sindaco di Asti – ha rintracciato tutte le persone che sono venute a contatto con la comitiva. Fra questi c’è anche un’insegnante di sostegno: sono state attivate tutte le procedure e, in giornata, verrà allestito in viale Pilone insieme con l’Asl una struttura con percorso in auto per consentire agli studenti di fare esami e tamponi”.

E per non dimenticarsi troppo in fretta dei gravi lutti che ha portato con sé la pandemia, a Valenza Comune, Avis, Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Protezione Civile hanno dato vita ad un flash mob in memoria delle vittime del Covid-19: un cuore formato da persone che, pur vestendo colori diversi, in questi mesi sono state e sono ancora unite dallo stesso scopo. Ad accompagnare la manifestazione estemporanea: una maglietta creata ad hoc, le note del ‘Silenzio’ e il lancio di palloncini colorati. Il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un’opera di commemorazione e all’acquisto di materiale per le scuole materne comunali.

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