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Sanità

Icardi: «Le carenze numeriche degli infermieri non dipendono dall’Assessorato»

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TORINO – L’Assessore Regionale Icardi ha voluto rispondere agli attacchi del Segretario Regionale di Nursing Up.

(Foto di repertorio)

L’Assesore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in risposta alle dichiarazioni di Claudio Delli Carri, Segretario Regionale di Nursing Up, che aveva voluto chiamare in causa l’Assessorato sulla carenza degli infermieri in alcune aziende sanitarie.

«Non è vero che non parlo con i sindacati, perché con tutte le altre sigle sindacali sia regionali che nazionali non ho alcuna difficoltà a rapportarmi. Parlo con tutti, tranne con quelli che nel chiedermi l’incontro mi aggrediscono verbalmente, al limite dell’insulto, come è solito fare Claudio Delli Carri, il cui comportamento non rende onore alla categoria degli infermieri. Riguardo alla sostanza, le osservazioni sulle specifiche carenze degli infermieri non riguardano l’Assessorato, che la programmazione l’ha fatta in modo corretto, mentre sono le singole Aziende sanitarie, come il sindacato dovrebbe sapere, a dover dare applicazione al piano». 

«L’iter procedurale di assunzione del personale nelle aziende sanitarie – ha ripreso Icardi – è stato definito dalla Regione attraverso il piano di fabbisogno triennale (da ultimo quello 2019 – 2021), il quale prevede nello specifico che sia garantito il turn over e ciascuna Azienda possa prevedere assunzioni per specifici ambiti di attività che presentano particolari criticità, ovviamente nel rispetto del tetto di spesa annuale definito.

La percezione di carenza del personale comparto può trovare una delle sue cause nella tempistica di assunzione dello stesso, in sostituzione di quello dismesso che necessita obbligatoriamente di tempi tecnici e giuridici purtroppo non comprimibili. In tal senso, le Aziende devono pianificare per tempo la programmazione delle assunzioni, almeno per il personale per il quale sia nota preventivamente la cessazione del servizio, come nei percorsi in tal senso già intrapresi da molte aziende.

Indubbio che gli eventi improvvisi non prevedibili (dimissioni non programmate), necessitino di interventi tempestivi, per i quali sono disponibili soluzioni temporanee e contingentate nel tempo (ad es. utilizzo di personale interinale nelle more della sostituzione del personale dipendente), compatibilmente con i vincoli normativi vigenti.

Ciò che sarà oggetto di approfondimento da parte dell’Assessorato è la tematica relativa alle prescrizioni e limitazioni dei dipendenti che impatta sull’organizzazione del sistema e che indubbiamente accentua la sensazione di carenza di personale.

Nursing Up è libero di indire mobilitazioni e scioperi, che tuttavia non risolverebbero alcun problema, anzi li aggraverebbero, come ben sanno gli infermieri che lavorano tutti i giorni in corsia».

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