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Sanità

Coronavirus, Piemonte: 1307 nuovi contagi e 25 decessi

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La situazione dei contagi

L’Unità di Crisi della Regione ha comunicato 1307 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 150 dopo test antigenico), pari al 4,7% dei 27.569 tamponi eseguiti, di cui 17.461 antigenici. Dei 1307 nuovi casi, gli asintomatici sono 476 (36,4 %).

I casi sono così ripartiti: 213 screening, 664 contatti di caso, 430 con indagine in corso; per ambito: 63 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 117 scolastico, 1.127 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 241.410 così suddivisi su base provinciale: 21.393 Alessandria, 12.475 Asti, 8.275 Biella, 32.702 Cuneo, 18.813 Novara, 126.997 Torino, 8.873 Vercelli, 8.789 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.201 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.892 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 130 ( +2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.849 (– 17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.441.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.828.322 (+ 27.569 rispetto a ieri), di cui 1.109.614 risultati negativi.

I decessi diventano 9245

Sono 25 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.245 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.401 Alessandria, 591 Asti, 376 Biella, 1.102 Cuneo, 765 Novara, 4.206 Torino, 416 Vercelli, 303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

219.745 pazienti guariti

I pazienti guariti sono complessivamente 219.745 (+851 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.171 Alessandria, 11.327 Asti,7.538Biella, 30.438 Cuneo, 17.219 Novara, 115.108 Torino, 8.102 Vercelli, 7.996 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.106 extraregione e 1.740 in fase di definizione.

4.695 vaccinati contro il Covid

Sono 4.695 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.40). A 392 è stata somministrata la seconda dose. Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 307.010 dosi (delle quali 134.187 come seconda), corrispondenti al 78,2% delle 392.470 finora disponibili per il Piemonte. La raccolta di adesioni per la nuova fase della campagna vaccinale rivolta agli over80 e al personale scolastico, universitario e della formazione professionale ha registrato ad oggi 249.966 richieste: 52.983 dal personale docente e non docente sul portale www.ilpiemontetivaccina.it e 196.983 inserite dai medici di famiglia, sull’apposita piattaforma regionale, per i propri pazienti con più di 80 anni (inclusi i nati nel 1941).

Oggi intanto sono iniziate le somministrazioni dei vaccini per il personale scolastico, universitario e della formazione professionale. Il simbolico avvio all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino alla presenza del presidente della Regione Alberto Cirio, della vicesindaca e assessore alle Politiche educative del Comune di Torino Sonia Schellino, del prefetto di Torino Claudio Palomba e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca. Presenti anche il commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, il commissario dell’area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo e il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco.

“Questo è un momento fondamentale per il mondo della scuola e in generale per i nostri ragazzi e per il Piemonte. La vera ripartenza passa attraverso la scuola in presenza – ha detto il presidente Cirio -. Abbiamo già una pre-adesione che supera il 50% degli aventi diritto. E domenica ci sarà un altro passo importante perché partiremo con gli over 80, per i quali abbiamo già una adesione che è ben sopra il 60%. Non abbiamo avuto i problemi di altre Regioni, dove ci sono stati sovraccarichi dei sistemi di prenotazione, perché abbiamo voluto avvalerci dei medici di medicina generale, che per gli anziani sono preziosi: era importante che fossero accompagnati in questo percorso. Vacciniamo con un sistema che si sta dimostrando efficiente – ha affermato il Presidente – perché siamo stati la prima Regione italiana asottoscrivere un accordo con i medici e a predisporre un esercito del vaccino che, se le munizioni arrivano in modo costante e certo, è in grado di dare performance molto significative. Anche i dati del ministero lo dicono”. Le inoculazioni del vaccino agli ultra80enni (nati nel 1941 compresi) inizieranno invece domenica 21 febbraio.

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