ALESSANDRIA – È stato presentato il progetto di raccolta fondi per il biobanking del carcinoma della mammella, che ha come obiettivo quello di raccogliere una notevole casistica di campioni biologici di pazienti affette da questa patologia e che costituiranno una risorsa eccellente per la ricerca, diventando uno strumento ancora più importante per lo studio delle malattie.
Il progetto prevede l’avvio di una borsa di studio per una figura professionale di biologo in modo da raccogliere le notizie dalle cartelle cliniche delle varie specialità coinvolte (chirurgia-anatomia patologica-oncologia-radioterapia). Il tutto grazie alla collaborazione tra Associazione Bios, Lega Tumori e Solidal per la Ricerca.
A questo proposito è stata aperta sulla piattaforma GoFundMe una raccolta fondi dal valore di 6000 euro, 1000 dei quali sono già stati donati da Bios.
Carlo Vecchio, responsabile Senologia dell’Ospedale: “Utilizzare la biobanca per la ricerca contro il tumore alla mammella è fondamentale. Diamo opportunità a tutti i ricercatori d’Italia di attingere al materiale. Dal punto di vista della terapia oncologica sono stati fatti passi avanti. Nonostante la pandemia, siamo riusciti a lavorare con continuità, operando diverse donne”.
Roberta Libener, presidente Lilt Alessandria: “Ci eravamo posti l’obiettivo di realizzare una biobanca della mammella che affiancasse quella del mesotelioma, attiva già da anni. Per questo è stato creato un database web che raccoglie tutte le informazioni cliniche delle pazienti. Lilt da anni fa prevenzione e quindi ci sentivamo particolarmente coinvolti. Questa raccolta avverrà fisicamente nei congelatori e la persona verrà supportata attraverso una raccolta fondi”.
Marta Martini, presidente associazione Bios: “È fondamentale sensibilizzare la popolazione alla prevenzione del tumore alla mammella. La Bios ha deciso di donare 1000 euro da subito”.
Marinella Bertolotti, Comitato Solidal per la Ricerca: “Il Comitato opera con l’obiettivo di creare sinergie tra gli enti del nostro territorio. Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto”.
