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Sanità

L’Azienda Ospedaliera di Alessandria in Senato per parlare di tumori rari

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ALESSANDRIA – La Struttura Mesotelioma e l’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha partecipato all’incontro del 28 gennaio in Senato, alla presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza, per discutere di tumori rari.

cellule staminali

L’incontro-dibattito “Stato di avanzamento della Rete Tumori Rari e adeguamento alle raccomandazioni EU”, al quale hanno preso parte Federica Grosso, Responsabile della Struttura Mesotelioma, e Stefania Crivellari, datamanager IRFI, è stato organizzato dal gruppo di lavoro FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) su iniziativa della Senatrice Paola Binetti con l’obiettivo di sensibilizzare il Parlamento, il Governo e le Regioni sulla complessità della gestione condivisa dei pazienti affetti da tumori rari.

Un momento di riflessione che arriva proprio a ridosso dellaGiornata contro il cancro“, che si celebra oggi in tutto il mondo al grido di “I Am and I Will”, uno slogan che invita la popolazione a prendersi le proprie responsabilità lanciando un unico messaggio tradotto in tutte le lingue: “Chiunque tu sia, hai il potere di ridurre l’impatto del cancro per te, per le persone che ami e per il mondo”, che l’Azienda ha promosso sui social con i volti di coloro che si occupano di curare i tumori e di coloro che sono a supporto della ricerca, grazie all’Infrastruttura diretta da Antonio Maconi.

Si definisce raro un tumore che colpisce meno di 6 persone su 100.000 all’anno. – spiega la Dr.ssa Federica Grosso – Un dato che può apparire di basso impatto, ma che in realtà rappresenta il 25% del totale dei nuovi casi di tumore maligno in Italia, con 89.000 nuove diagnosi ogni anno, 200 tipologie diverse di tumori rari e circa 600.000 nuovi casi in Europa. Ciò significa che un tumore su quattro nuove diagnosi è un tumore raro. Sommando a questi numeri i pazienti in follow-up, si arriva a circa 5.000.000 di pazienti seguiti in un anno a livello europeo ognuno dei quali deve affrontare anche tutte le problematiche insite in queste patologie: difficoltà nel trovare l’expertise medica, mancanza di studi clinici e conseguente incertezza nella decisione clinica”.

A fronte di queste evidenze, durante l’incontro è emersa quindi l’esigenza di rafforzare e ampliare la Rete Nazionale Tumori Rari, ovvero la rete clinica collaborativa istituzionale creata nel 2018 e coordinata da AGENAS con Regioni e Ministero della Salute che comprende in tutto il territorio nazionale i centri di riferimento sui tumori rari che partecipano alle European Reference Network e nuovi centri designati dalle Regioni stesse. Nello specifico si è ragionato, ad esempio, sulla realizzazione del sistema informativo della rete, sui meccanismi di sostenibilità e di supporto dei centri di teleconsultazione e sulle modalità di accesso dei pazienti alla rete.

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