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Sanità

Contagi in crescita in Piemonte, ma i ricoveri sono più veloci

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Col boom di contagi (ed il record di tamponi) delle ultime ore prende piede l’ipotesi di far diventare zone rosse la lombarda Milano, travolta dalla seconda ondata Covid o (a chi piace questo riferimento temporale) dalla coda della prima ma anche la partenopea Napoli, la città con una delle più alte densità abitative d’Europa.

In mezzo ci sono la capitale Roma e la ligure Genova, che ha il tasso di positivi più alto in rapporto ai tamponi. Ad eccezione, al momento della Liguria, nelle altre tre regioni è stato predisposto il coprifuoco. Non si potrà uscire dalle 23 (o 24 per il Lazio) alle 5 del mattino se non per comprovate esigenze giustificate da un’autocertificazione.

Non ci sarà il rischio di vivere l’incubo del suono sordido delle bombe che potrebbero devastare le nostre case, ma il nemico che ora va combattuto è invisibile e, come ormai si è intuito, si cerca di disincentivare la popolazione ad uscire, a ritrovarsi, ad assembrarsi, altro termine ormai entrato nel nostro vocabolario.

La stretta nel vicino Piemonte – dove i centri commerciali saranno chiusi nel fine settimana e la didattica a distanza sarà al 50% per gli studenti dalla 2^ alla 5^ classe delle superiori – riguarderà nel capoluogo Torino ancora una volta la movida. Una curva che preoccupa, quella dei contagi da Coronavirus in Piemonte, che ha registrato – secondo l’ultimo bollettino dell’unità di crisi regionale – 1800 nuovi contagiati: è la seconda regione più colpita, dopo la Lombardia.

Gli asintomatici, ad oggi, sono il 54% con 13.621, mai così tanti dall’inizio dell’emergenza, tamponi effettuati. Una situazione che evolve di ora in ora, come ha evidenziato Guido Chichino, direttore Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, nel report di ieri. Va anche detto che, rispetto all’emergenza primaverile, i ricoveri sono più veloci e la permanenza in ospedale è più rapida. Certo è che il reparto di malattie infettive con 24 posti letto è saturo: gli è stato aggregato un altro reparto di 10 posti letto + altri 10 dalla pneumologia. Altri 4 – e sono tutti occupati – sono riservati in rianimazione.

Da palazzo Rosso, intanto, l’ultima nota di aggiornamento sui cittadini positivi al Covid nel capoluogo di provincia parla di un incremento di 88 unità rispetto a ieri, con una percentuale (lo 0,33%) uguale alla città di Torino.

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