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Sanità

Nursing Up: “Assunzioni immediate per arginare il collasso del sistema sanitario”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA UFFICIALE DI NURSING UP PIEMONTE

Dopo gli appelli che abbiamo lanciato nei giorni scorsi è arrivato qualche segnale di rassicurazione da parte della Regione sul fatto che verranno fatte assunzioni di nuovo personale con contratti a tempo determinato dal respiro più lungo, anche di tre anni.

Il problema impellente però è che il futuro “verranno fatti” deve tramutarsi in presente, ora, oggi, subito. Perché il numero di contagi che sta aumentando sta veramente travolgendo i reparti e il rischio è che a breve si arrivi ad un punto in cui la richiesta di cure da parte delle persone sia superiore alle capacità di poterne offrire da parte delle strutture sanitarie per mancanza di personale.

Avevamo quantificato in almeno 3000 unità la necessità nella nostra regione di nuovi infermieri, e altrettanti Oss, cifra corretta ma che va perseguita subito, ora, entro pochissimi giorni in cui devono arrivare queste forze fresche, se non si vuole arrivare ad un vero collasso del sistema.

Spiega il Segretario Regionale del Piemonte del Nursing Up, Claudio Delli Carri: “Oggi molti ospedali hanno messo in atto il Piano strategico di Maxi emergenza per Iperafflusso, in cui molti reparti altri vengono chiusi e tutto il personale viene dirottato a gestire l’emergenza in arrivo, in questo caso i malati Covid. Peccato però che tra il personale, colleghi infermieri e operatori, il contagio stia aumentando, con la necessità per molti di doversi mettere in quarantena. Si tratta di una vera mazzata per le dotazioni di personale delle varie aziende, già ridotte all’osso. Di questo passo le aziende correranno il rischio di non poter affrontare in modo adeguato, con il numero sufficiente di persone, le necessità di cura di coloro che arrivano in ospedale? E poi come si farà? Per questo è necessario agire subito, adesso, in queste ore, con le assunzioni. Contratti che, seppure a tempo determinato, per essere appetibili, devono prevedere un periodo che si avvicini ai tre anni (e non ai tre mesi) in modo che poi si possa lavorare alla stabilizzazione”.

Conclude Delli Carri: “Se le rassicurazioni della Regione produrranno da subito risultati concreti i termini di assunzioni, avremo le armi per affrontare l’emergenza che ci sta investendo. Se ciò non avverrà, come abbiamo già detto e ripetuto, potremo trovarci in situazioni davvero difficilissime negli ospedali piemontesi. Se a ciò aggiungiamo che le graduatorie in Piemonte sono praticamente esaurite, quindi non c’è personale da chiamare su vecchi concorsi, si ha un’idea di come potrebbe risultare impossibile avere il giusto numero di persone che è necessario. Ancora di più se, come abbiamo chiesto anche in questo caso a più riprese, verranno realizzate velocemente nuove strutture da dedicare ai malati Covid, le quali per funzionare hanno bisogno di più personale: non bastano infatti i soli posti letto per curare un paziente.

In questo contesto, ricordiamo che per protestare contro un sistema che oggi più che mai dimostra di essere inceppato, lunedì 2 novembre ci sarà il nostro sciopero nazionale, indetto per 24 ore, a partire dalle 7 di mattina. L’imperativo è agire, subito”.

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