Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Sanità

Asl Al e campagna anti Covid: sfiorato un milione di dosi. E’ però allarme tumori

Pubblicato

il

Sono numeri importanti quelli legati alle vaccinazioni anti Covid in provincia di Alessandria che sfiora quota un milione di dosi: l’ultimo report registra per l’esattezza 926.067 inoculazioni effettuate dall’Asl Al in tutto il territorio di sua competenza, dall’inizio della campagna vaccinale.

Da rilevare, l’exploit delle prime dosi negli over 50, pari al 91,7% e collegato all’obbligo vaccinale imposto per decreto – così come è buono l’andamento della campagna pediatrica negli ambulatori dei Distretti, con un potenziamento ulteriore dell’offerta in programma tramite una giornata di apertura straordinaria il 13 febbraio all’hub Valfrè di Alessandria e con un centro vaccinale al quartiere Cristo, gestito da Castellazzo Soccorso, che effettua vaccinazioni pediatriche tutti i giorni della settimana, dal lunedì alla domenica.

Se quindi, dopo 2 anni di pandemia mondiale, si intravede la luce in fondo al tunnel – con una pressione sugli ospedali ancora alta, ma con un calo comunque dell’8,4% dei ricoveri in terapia intensiva – non si può però affermare che l’emergenza sia finita, soprattutto per chi – in attesa di operazioni ordinarie – si ritrova ad aspettare tempi biblici per le cosiddette attività chirurgiche programmate, sospese o rallentate perché le terapie intensive sono occupate da pazienti Covid e pure i posti letto degli altri reparti sono stati riorganizzati in funzione della pandemia e del suo andamento.

Proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, gli oncologi fanno il punto su quanto le ripercussioni dell’emergenza sanitaria abbiano annullato anni di progressi in tema di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori. E l’allarme è concreto: a causa degli esami rinviati per il Covid, arriverà un’ondata di tumori in fase avanzata che saranno più difficili da curare. In Italia sono 3,6 i milioni di persone che convivono con una diagnosi di cancro ed ogni anno ne vengono diagnosticati 377.000 nuovi casi. Certo, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è pari al 65% per le donne e il 59% negli uomini, in linea con i più alti standard europei, ma “l’effetto pandemia” sta presentando un conto molto pesante: vengono infatti a galla ora le neoplasie non rilevate nel 2020, ma in stadi più avanzati e con prognosi peggiori rispetto al periodo precedente il Covid.

“Serve un Recovery plan dedicato – rilancia l’Associazione italiana di Oncologia medica -: ci vogliono programmazione, risorse e personale”. Secondo la comunità scientifica oncologica non basta il miliardo di euro stanziato dal governo per recuperare gli interventi e le visite rinviate: è un buon inizio, va definito un piano speciale di recupero per riuscire a gestire la prossima epidemia di casi oncologici gravi.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X