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Sanità

Alessandria è la prima città capoluogo in Piemonte per contagi

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È Alessandria la città capoluogo di provincia in Piemonte con il più alto tasso di contagi al coronavirus.

Il dato del bollettino, reso noto ieri e riaggiornato a questa mattina, venerdì 20 novembre, segna un incremento ulteriore nel capoluogo alessandrino di 88 casi per un indice positivi per abitanti salito ora a 1.73%. Un trend al rialzo, seguito da Cuneo, che è a 1,52% e, a seguire da Vercelli e Biella (a  1,42), Asti (1,39), Torino (1,36), Verbania (1,25) e Novara a 1,20%. Rispetto all’altro giorno, sono passati da 1535 a 1623 i cittadini positivi ad Alessandria, mentre per quanto riguarda i centri zona dell’Alessandrino, solo Ovada registra un decremento di casi covid (-12) rispetto all’ultimo aggiornamento.

Numeri in evoluzione, che hanno però come minimo comune denominatore il grande carico di stress sanitario che stanno affrontando sia i medici che il personale infermieristico e sanitario, con una crescita dei numeri dei pazienti ricoverati che – come ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Giacomo Centini – “ha superato anche la fase più critica anche della primavera, con una risposta che mette alla prova tutti gli operatori, i quali, pur sotto pressione, stanno rispondendo giorno per giorno all’emergenza”.

C’è poi il nodo dei posti letto, che secondo i referenti sindacali di medici e sanitari scarseggerebbero e non sarebbero stati attivati, come nel caso riferito anche dal sindaco di Alessandria dei 40 posti letto Covid non attivati alla clinica Città di Alessandria, originariamente previsti dal piano regionale.

Il piano pandemico originale era stato elaborato dal Quadrante e prevedeva, su 3 step, il coinvolgimento fin dall’inizio della Clinica Salus di Alessandria, degli ospedali e di villa Igea. Il piano, inviato alla Regione, è poi passato sotto la gestione unica del Dirmei che ha rivisto l’organizzazione. “La Salus, già coinvolta in tutti gli step con 72 posti letto in tutto – spiega Clemente Ponzetti, direttore sanitario della Clinica Salus e dalla Clinica Città di Alessandria -, aveva 46 posti per le acuzie e 36 per la riabilitazione. Con l’Asl il Dirmei ha però deciso differentemente, attivando da subito – prima ancora dell’ospedale di Tortona – oltre 100 posti di acuzie, compresi 4 per la terapia intensiva. Chi ha fatto questo ed è il Dirmei pensava e pensa che, insieme al Covid Hospital di Tortona – i posti per le acuzie fossero sufficienti e, ad oggi, la nostra esigenza in effetti non è così significativa. Alla Clinica Salus, nel complesso ci sono 116 posti letto occupati per acuzie, quando nel piano indicato inizialmente i posti erano solo 46”.

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