Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Sanità

Alessandria, la CUB Sanità commenta l’ultima nota del Ministro Speranza

Pubblicato

il

ALESSANDRIA – La CUB SANITA’ ALESSANDRIA denuncia l’ennesimo inutile ostacolo posto dal Governo alla funzionalità dei servizi sanitari ed alla serena operatività di infermieri, medici, oss ed altri professionisti del settore.

L’ostacolo questa volta consiste in una nota del Ministero della Salute, puntualmente ripresa dalla Regione Piemonte, evidentemente entrambi del tutto ignari del disastro che comporterebbe l’applicazione di tale disposizione.

Secondo i suddetti soggetti le persone che sono guarite da Covid non dovrebbero essere ammesse nei loro posti di lavoro senza aver completato il ciclo vaccinale.

Se da domani ci si dovesse attenere al dettato di questa inutile nota, i cittadini vedrebbero dismessi importanti servizi essenziali offerti già ora in modo non propriamente efficiente a causa delle sospensioni e della costante carenza di personale.

E’ auspicabile una presa di posizione chiara, definitiva e contraria da parte del sistema sanitario alessandrino contro queste sciocchezze che sembrano venir partorite da Ministri o funzionari disinteressati alla salute pubblica, orientati invece da obiettivi di progressiva dismissione dei servizi offerti dallo stato, spinti forse da meccanismi sociali o pulsioni individuali controproducenti rispetto alla ricerca di maggior benessere per i cittadini.

Puo’ essere utile, a questo proposito, fare un breve resoconto di alcune “politiche” adottate in Italia con lo scopo di ridurre l’impatto delle recenti epidemie; epidemie che vengono affrontate in tutta Europa in modo molto diverso da paese a paese e con risultati altrettanto differenti.

Le controverse sospensioni del personale non vaccinato furono, per esempio, vendute dal Governo quali provvedimenti necessari ed urgenti per la protezione di degenti e operatori.

Dall’aprile del 2021 iniziarono ad essere realizzate nell’ottobre del 2021. Si conclusero, in modo non sempre uniforme, nel gennaio 2022, ovvero 9 mesi dopo la dichiarata urgenza (peraltro non furono registrati danni conseguenti a questo ritardo).

Nel frattempo si assisteva, invece, ad un incremento di malattie Covid tra il personale vaccinato ma, contemporaneamente, veniva ridotta per il medesimo personale la sorveglianza sanitaria.

Da mesi le persone guarite da Covid, grazie alle cure la cui validità è ormai ampiamente riconosciuta, operano con i loro colleghi, senza che la cosa procuri alcun allarme. Ora il Ministro Speranza vorrebbe ri-sospendere tutti i professionisti!

E’ ormai chiaro che queste decisioni non possono essere motivate da preoccupazioni circa la salute dei cittadini; piuttosto da capricci di persone che usano la legge per soddisfare disposizioni psicologiche che, in qualche caso, possono essere in parte desunte dalle autobiografie inizialmente pubblicate e prontamente ritirate dal mercato per non dare scandalo e non allarmare i cittadini.

Nella tragedia, però, si sta sviluppando un ulteriore dramma. Il nostro sindacato riceve settimanalmente brutte notizie da operatori ed operatrici del settore sanità, nonché da utenti dei servizi.

Si è andata diffondendo, ci dicono, un tendenziale pregiudizio nei confronti delle persone che non rispondono agli inviti del Governo in tema di soluzioni terapeutiche e preventive.

Ovvero un numero importante (importante vista la delicata questione in oggetto) di medici, infermieri, Oss sembrano essere indirizzati, nello svolgere la loro professione, dalle pubblicità promosse dal Governo invece che dall’esperienza, dalle conoscenze accumulate nel tempo, dalla naturale cautela che tradizionalmente accompagna le decisioni di chi lavora in ambito sanitario e dalla sensibilità che i medesimi professionisti dovrebbero dimostrare verso le persone che si trovano in grave stato di bisogno.

Questo problema nel problema deve essere immediatamente risolto attraverso sedute di supervisione per il personale più esposto allo stress, meno qualificato e con minore esperienza.

Le notizie che riceviamo sono allarmanti e parlano di una utenza sempre meno soddisfatta dei servizi sanitari, in particolare dei servizi sanitari pubblici, e di un decadimento della professionalità di quella parte di addetti che, per l’appunto, necessita di migliore e più efficace formazione e sostegno psicologico.

Con questa comunicazione la CUB SANITA’ ALESSANDRIA chiede a tutti i soggetti coinvolti uno sforzo di collaborazione, con lo scopo di interrompere il trend che vede il settore sanità esposto a decisioni e dinamiche che ne rendono la funzionalità sempre meno efficace e dissonante rispetto all’evoluzione dei bisogni di cura dei cittadini.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X