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Politica

Torino, la sindaca sulla manifestazione in Piazza Castello

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TORINO – La Sindaca di Torino comprende e condivide le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori in piazza Castello oggi, a cui esprime la vicinanza sua e della Città. Si è detta convinta che lavoro e formazione siano assolute priorità, in questo senso l’Amministrazione comunale sta operando, di concerto con il Governo e le altre istituzioni. Sbaglia chi, anche in passato, ha parlato di una crisi lasciata alle spalle. Non lo era e l’emergenza Covid non ha fatto che peggiorarla. Per questo la prima cittadina del capoluogo piemontese accoglie con favore la proposta di aprire degli spazi di programmazione e di concertazione congiunta con le realtà sindacali, imprenditoriali e istituzionali. La Sindaca evidenzia che quando si lavora assieme, si lavora bene. Basti pensare agli accordi sugli appalti firmati in questi anni, o il lavoro sulle agevolazioni Tari.

Chiara Appendino: Rsa Piemonte

Ma non solo, è già iniziato il tempo delle risposte concrete. In questi anni si è fortemente lavorato affinché Torino rientrasse nell’area di crisi industriale complessa, prevista dal MISE. Grazie ad essa potranno prendere il via importanti progettualità, nell’ambito dell’automotive e dell’aerospazio. Forte è poi la spinta all’innovazione, principale leva di sviluppo del futuro. Torino City Lab è stata una risposta concreta pressoché immediata ed è dei giorni scorsi la notizia che Torino sarà la sede dell’Istituto Italiano per l’intelligenza Artificiale. Non da meno è il capitolo delle infrastrutture, con la prossima costruzione della Metro 2. Sono solo degli esempi e, ovviamente, non si può dimenticare il settore turistico. In questo senso le ATP Finals che Torino ospiterà dal 2021 al 2025 saranno una forte spinta propulsiva a questo settore.

Il futuro va scritto assieme a tutta una comunità. Le parole che sono state pronunciate in queste ore dai lavoratori: più lavoro di qualità, più diritti, revisione orario lavorativo, attenzione ai giovani, più sicurezza sul lavoro, basta disuguaglianze basate sul genere o sul colore della pelle, la tutela dell’ambiente e la scelta di uno sviluppo sostenibile, solidarietà e coraggio devono essere i valori condivisi per chi prova a immaginare e costruire un cambiamento. C’è ancora tanto, tantissimo da fare per alzare la testa dopo anni di crisi. La promessa è che gli sforzi proseguiranno.

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