Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Politica

Alessandria, cittadinanza onoraria Segre: l’intervento di Passalacqua in consiglio

Pubblicato

il

Lunedì 17 Agosto 2020, Alessandria – Sala Consiglio ore 23,45 circa, il mio intervento sulla proposta del Sindaco per dare la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Premesso che il mio gruppo di Forza Italia è unito e d’accordo sulla proposta, ho ricordato la visita a luglio 2019 della nostra Commissione Cultura, organizzata dal sottoscritto con la rappresentante dell’esigua Comunità ebraica alessandrina la prof. Paola Vitale, per visitare la nostra Sinagoga, prima dei restauri che l’hanno costretta alla chiusura fino ad oggi, auspicando l’inaugurazione con la presenza della Senatrice. Mi ha preceduto l’intervento di una nemica giurata, che ha l’abitudine di stravolgere le verità e vivere sempre nell’odio del 1945 con i “buoni e cattivi”, dando un senso negativo ad ogni cosa e scatenando campagne di odio sui social, grazie anche alla complicità di giornalisti schierati con lei. Gente che vive perennemente malissimo con l’incubo dei film realizzati negli ultimi anni, suggestionati da Benigni o altre scene drammatiche, incapaci di ragionare e comprendere ciò che successe realmente. Si vede che questi mesi Covid e la tranquillità degli ultimi tempi, avevano rassicurato queste persone, credendo che il leone dormiva in letargo. Invece mi ha dato la carica giusta per intervenire in modo sicuro e con tono deciso. Sapete quel vecchio detto “quando tu arrivi, io sto già tornando a casa” l’ho citato per dimostrare che ho conosciuto da sempre la Comunità ebraica locale ed anche fuori città. Ho evitato di vantarmi di fatti storici veri che riguardavano mio nonno e mio padre in Cittadella proprio in quei tristi anni di guerra civile, giusto per non scendere al livello di chi vive di luce riflessa, citando sempre il genitore defunto, grazie al quale ha avuto vita facile, per chi mi conosce, non è certo il mio caso avendo scelto di essere Monarchico da sempre e pronto a combattere continuamente per far emergere verità scomode. Ho ricordato i tempi, anni Ottanta, delle visite alla Sinagoga di Casale Monferrato, con le famiglie Carmi ed Ottolenghi, i restauri portati avanti dal caro amico arch. Giulio Bourbon, la consegna del reliquiario d’argento al Museo di Arte Ebraica da parte delle Principesse Marina e Maria Gabriella di Savoia negli anni Novanta, oggetto proveniente da Cascais per espressa volontà di S. M. Re Umberto II, a dimostrazione che non ci fu mai conflitto fra Casa Savoia e gli Ebrei italiani. E soprattutto ad esempio di chi possiede opere d’arte e non concede nulla per il bene comune, mentre Sua Maestà di sacra memoria, ha pensato a tutti con il Suo testamento, cominciando dal dono della Sacra Sindone alla Chiesa cattolica. Ho dovuto ricordare la legge di emancipazione religiosa per Ebrei e Valdesi grazie al Re Carlo Alberto di Sardegna. I benemeriti combattenti Ebrei nelle guerre risorgimentali e nella Grande Guerra. Il Sindaco di Roma Ernesto Nathan e l’inaugurazione della grande Sinagoga su lungoTevere, così come fu costruita la Mole antonelliana per essere destinata a luogo di culto. Purtroppo si ricordano solo le infami Leggi Razziali ma non viene mai detto che il Re Vittorio Emanuele III fu costretto a firmarle dopo il terzo tentativo di promulgarle, evitando un vuoto istituzionale o il peggio. E fu proprio il Sovrano a cancellare le Leggi Razziali quando fu a Brindisi. Tutto questo per ricordare che la Storia va studiata e non giudicata a seconda dei propri sentimenti o sensibilità emozionali del momento. E con questo ho ricordato che gli Ebrei finirono a migliaia nei gulag di Stalin e così pure nelle Foibe. Il mio augurio è quello di poter accompagnare la Senatrice Segre in piazza Mafalda di Savoia Assia per rendere omaggio alla vittima del campo di Buckenwald. Per ultimo auspicato che la Senatrice possa avere a cuore questa città vittima di 75milioni di debiti che qualcuno ha fatto e continua a parlare senza limite. Per ultimo, grazie al mio Capogruppo, ho potuto anche intervenire in dichiarazione di voto, ricordando che la Senatrice ha dato un grande esempio di pacificazione nazionale, perché dalle notizie biografiche si sa che sposò un esponente dell’allora MSI milanese, vivendo una vita serena e meritevole della nomina a Senatrice a vita. È seguita la votazione positiva all’unanimità. Un altro modo per risollevare la città dal profondo sonno e crisi d’identità.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X