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Politica

Piemonte: iniziata la discussione sulla modifica della legge sul gioco d’azzardo

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È iniziata questa mattina, mercoledì 14 aprile a palazzo Lascaris, la discussione in consiglio regionale del Piemonte della legge di modifica sul gioco. La proposta, presentata dal consigliere leghista Claudio Leone, prevede la riforma della norma approvata nel 2016, ritenuta troppo stringente dagli operatori del settore che da cinque anni ne chiedono la revisione. Il Consiglio è stato convocato fino alle 20 di stasera e si ritroverà domani a partire dalle 9.30 per proseguire il dibattito.

Secondo uno studio pubblicato della Cgia Mestre, in collaborazione con As.tro, l’associazione degli operatori del gioco lecito, nel periodo 2016-2019 le slot in Piemonte sono diminuite di oltre 17 mila unità, con una perdita di posti di lavoro pari a quasi 1.700 unità. 163 milioni invece le minori entrati per l’erario, pari a circa 163 milioni.

Accanto agli effetti negativi su occupazione ed entrate erariali – fanno sapere dall’associazione Astro – l’altra minaccia che grava sulla contrazione del gioco lecito è la proliferazione dell’illegalità. Nel 2018 la Guardia di Finanza ha stimato un volume d’affari di circa 20 miliardi di euro. Contrarie alla legge di modifica sono invece le opposizioni (Pd, M5S e Luv) che hanno preannunciato ostruzionismo con una pioggia di emendamenti al ddl. L’obiettivo delle minoranze è far ritirare la proposta e riaprire la discussione insieme alle commissioni regionali. «La legge piemontese non è proibizionista, ma semplicemente pone dei limiti, dei paletti, alla collocazione e agli orari di apertura delle sale slot, sale scommesse. Non è una legge liberista e per questo va difesa», ha detto la vicesegretaria regionale del Pd, Monica Canalis.

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