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Politica

Chiorino: “Il Giorno del Ricordo merita la massima attenzione”

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Oggi, 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo, dedicato a tenere viva la memoria sui massacri delle Foibee l’esodo forzato giuliano – dalmata.

“Per anni si è fatto finta di non sapere, per anni sui libri di scuola è stato scritto – e abbiamo letto – che le foibe erano delle “cavità carsiche mete di frequenti suicidi”. Così l’assessore all’istruzione Elena Chiorino che questo pomeriggio a Biella ha inaugurato una panchina realizzata in onore del giorno del ricordo da Igor Locatelli e Davide Furlan ai Giardini Zumaglini. “In Italia, purtroppo, c’è ancora chi è talmente accecato dalla propria visione ideologica da farla prevalere addirittura sulla propria identità nazionale. Evidentemente, la chiarezza fatta negli ultimi anni sulla tragica pagina delle foibe, dopo decenni in cui si è dato spazio solo ed esclusivamente a una storiografia faziosa, tesa alla mistificazione e al negazionismo di quanto accaduto, non è ancora sufficiente. Ancora oggi, su alcuni prestigiosi vocabolari ed enciclopedie, la definizione di ‘foiba’ viene scandalosamente liquidata con l’analisi geologica di “dolina carsica”. Oggi l’Italia celebra il 10 febbraio e dedica questo giorno ai suoi martiri, barbaramente uccisi nelle foibe, e ai nostri connazionali due volte figli d’Italia per nascita e per scelta. Mi auguro che quest’anno, viste le criticità legate alla pandemia che ci hanno accomunato sotto molti punti di vista, non accada quello che ogni hanno puntualmente si ripete alla vigilia del ‘Giorno del Ricordo’, con casi di oltraggio alla memoria delle vittime italiane e toni spesso dimessi delle commemorazioni. Eppure – conclude Chiorino – parliamo di una giornata che meriterebbe massima attenzione da parte di tutte le istituzioni nazionali e locali, visto che è stata istituita per onorare la memoria di migliaia di nostri connazionali barbaramente trucidati solo perché italiani, e per ricordare l’esodo di 350 mila italiani di Istria, Fiume e Dalmazia che abbandonarono tutto per fuggire dal folle disegno di pulizia etnica del regime titino e a cui lo Stato non ha mai chiesto abbastanza scusa per il trattamento che ha riservato l’istituzione del ‘Giorno del Ricordo’ l’Italia ha finalmente riabbracciato i suoi figli dimenticati, e ha rotto un assordante muro di silenzio e omertà calato su uno dei capitoli più bui della nostra storia nazionale.”

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