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Politica

In attesa del vaccino, è in arrivo il Dpcm di Natale

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Ci sono anche Torino e Genova (rispettivamente alla 3° e 4° posizione, dopo Aosta (al primo posto) e Bolzano tra le città più colpite dall’impennata di mortalità giornaliera per Covid registrata a novembre ed è il nord – va da sé – a registrare un’impennata del 75% di vittime in cui momento comunque, nel complesso, in Italia si va verso un miglioramento in termini di contagi anche se la situazione è tutt’altro che rassicurante e l’Istituto Superiore di Sanità specifica che l’epidemia durerà almeno un anno e mezzo.

E mentre è notizia di poche ore fa che la Gran Bretagna ha approvato l’uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech che sarà disponibile nel Paese a partire dalla prossima settimana, in Italia verrà illustrato ufficialmente oggi in Parlamento il piano vaccini anti Covid da parte del ministro della Salute Roberto Speranza.

I tempi, da questa parti, rischiano di allungarsi, non tanto per la mancanza di autorizzazioni, visto che l’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) ha fatto sapere che il siero prodotto dalla coppia Pfizer-BioNTech sarà valutato entro il 29 dicembre, mentre quello targato Moderna dovrebbe ricevere il via libera alla distribuzione entro il 12 gennaio, ma perché nel Belpaese – come annunciato da Speranza – la somministrazione dovrebbe iniziare tra il 23 e il 26 gennaio, partendo prima dagli operatori sanitari e pazienti delle Rsa.

Per tutti gli altri se ne riparlerà a marzo. Nel frattempo, in attesa dell’anno che verrà, si va verso il Dpcm di Natale, che verrà ufficializzato domani per entrare in vigore venerdì: da quanto emerso dalla riunione tra il premier Giuseppe Conte con i capi delegazione ed il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia sarà stop agli spostamenti da comune a comune a Natale, Santo Stefano e a Capodanno.

Dal 21 dicembre, inoltre, gli spostamenti tra regioni gialle potrebbero essere consentiti solo per far ritorno al proprio luogo di residenza o di domicilio. Resta il fatto – salvo cambiamenti dell’ultim’ora – che ci si potrà muovere per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Stop sempre dal 21 dicembre, invece, agli spostamenti tra le Regioni per raggiungere le seconde case e crociere ferme nel periodo natalizio.

Nel prossimo Dpcm dovrebbe essere confermato il coprifuoco alle 22 (con la messa natalizia di mezzanotte anticipata quindi alle 20, per permettere di poter rientrare a casa per tempo), ma si prospetta in compenso l’apertura dei negozi fino alle 21, per provare a limitare gli assembramenti. Nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, con le limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli.

Ancora da definire invece la sorte per i ristoratori che hanno la propria attività in zone di altro colore, ad oggi chiusi. Per le abitazioni private, invece, dovrebbero essere dettate solo raccomandazioni: sconsigliati i cenoni tra non conviventi. Se sembra confermata la chiusura degli impianti sciistici, si discute invece sull’apertura degli alberghi nelle stesse aree sciistiche.

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