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Politica

“C’è chi parla e non è nemmeno madre”: polemiche per parole Caucino

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TORINO – Il Partito Democratico del Piemonte, per bocca del suo segretario Paolo Furia, invoca le dimissioni dell’assessore regionale Chiara Caucino per le parole pronunciate in merito alla legge sugli affidi.

“C’è chi parla e non è nemmeno madre, accetto qualunque critica ma non da donne che non hanno figli”, avrebbe detto la Caucino.

Immediata la replica dell’opposizione di centro-sinistra in consiglio regionale e del PD piemontese, con Furia che ha replicato così: “Dopo Icardi che vorrebbe chiudere i dinosauri del PD in una torre, è la volta di Caucino che vuol tappare la bocca a chi contrasta la sua proposta di legge su allontanamento zero pur non avendo figli. Neanche troppo velato riferimento a chi tra le nostre fila sta seguendo, con competenza e tenacia quotidiana, la battaglia, condivisa da servizi sociali, istituzioni e associazioni, contro la sua propagandistica proposta di legge. Siamo dunque già al secondo insulto e offesa personale nei riguardi di qualcuno di noi da parte di assessori regionali di questa “moderatissima” Giunta. Ora basta. Il Presidente Cirio perderà credibilità se non interverrà subito nel mettere fine a questa sceneggiata dell’assessore Caucino. La quale, avendo dimostrato di non essere all’altezza del ruolo, dovrebbe dare le dimissioni seduta stante e chiedere scusa a chi ha offeso”.

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