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Piemonte

Cirio: “Il Covid è costato come una guerra. Giù il Pil del 15%”

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PIEMONTE – È terminata pochi minuti fa la conferenza della Regione Piemonte sulla propria pagina Facebook.

Nonostante i forti contagi in discesa, così come i decessi, bisogna utilizzare la massima prudenza anche nella Fase 2, poiché il Piemonte, come tutte le altre regioni, non è ancora al sicuro. Si constata inoltre una minore pressione nei pronti soccorso, soprattutto in terapia intensiva, sebbene ci sia stata un’esponenziale crescita di tamponi effettuati. L’obiettivo sarà appunto quello di superare i 10.000 tamponi al giorno.

Bisogna “ripartire in sicurezza”, queste sono le parole del presidente Alberto Cirio, attraverso il disegno di legge, che verrà proposto dalla giunta regionale la settimana prossima, “Riparti Piemonte”. Si tratta, come spiega Cirio, di un disegno di grande semplificazione e di riduzione burocratica. Dovrà essere la chiave di una ripartenza economica, attraverso una rimodulazione del piano di produttività conforme alle esigenze sanitarie.

Le parole chiave di questo progetto sono “immediatezza-certezza-semplicità”. La regione si è inoltre impegnata a verificare le risorse economiche certe, da mettere subito in campo, pari a 800mln di euro, senza ricorrere all’indebitamento: “Dobbiamo fare in modo che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ne ha bisogno. – spiega Alberto CirioSi tratta di 220 milioni di fondi regionali e delle risorse dei fondi europei non ancora impiegati o che non sono stati ancora rimodulati. Entro la metà di maggio, se il Consiglio regionale lo approverà in tempi rapidi, potrà essere operativo.”

“Si mettono i soldi, si toglie la burocrazia”, ecco la dichiarazione del presidente.

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