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Coronavirus e senza dimora: apertura 24 ore per centri di accoglienza prorogata fino al 31 luglio

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TORINO – Le strutture cittadine che offrono accoglienza alle persone senza dimora continueranno a garantire l’apertura dei propri spazi per l’intero arco delle 24 ore fino al 31 luglio, cioè sino alla scadenza dello stato di emergenza deliberato lo scorso 31 gennaio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma l’Amministrazione comunale, attraverso un bando di gara in via di pubblicazione in questi giorni, intende assicurare al servizio tale copertura oraria anche nei mesi a venire.

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Questa mattina infatti, su proposta della vicesindaca Sonia Schellino, la Giunta ha approvato la proroga a tutto il mese di luglio dei contratti con le realtà del privato sociale a cui sono affidate la gestione dei dormitori e le altre attività organizzate per coloro che non hanno una casa e vivono in condizione di grave marginalità. Poi, come detto, dopo luglio le 24 ore di apertura sarà una specifica richiesta avanzata ai soggetti incaricati di gestire le accoglienze.

“In questo momento – sottolinea la vicensindaca, nonché responsabile delle politiche sociali cittadine – le persone senza dimora sono tra quelle che necessitano di maggiore tutela perché sono tra le più esposte ai rischi sanitari e sociali per effetto dell’emergenza legata alla diffusione del contagio da coronavirus e del pericolo, non ancora debellato, di contrarre l’infezione.
La Città nei mesi scorsi aveva già provveduto a predisporre specifici interventi e a potenziare i servizi dedicati a queste persone, anche attraverso uno specifico atto di Intesa con l’Unità di Crisi, la Regione Piemonte e la Prefettura di Torino: accordo che, a fronte dell’emergenza sanitaria, aveva previsto una differenziazione delle strutture di ospitalità e l’ampliamento del loro orario di apertura.
Al di là dell’attuale contesto emergenziale – aggiunge Schellino – è nostro obiettivo continuare a garantire il funzionamento del servizio di accoglienza per tutte le 24 ore, anche in futuro. A tale scopo stiamo predisponendo un bando di gara relativo all’affidamento della gestione delle strutture per senza dimora che, alle cooperative e delle altre realtà che presenteranno progetti, chiederà anche la copertura del servizio per l’intera giornata”.

In tema di emergenza casa e di fragilità economiche e sociali, con la stessa delibera e al fine di potenziare il sistema cittadino di accoglienza temporanea per singoli e per famiglie, “viene autorizzata – spiega la vicesindaca Schellino – la riapertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla messa a disposizione sia di ulteriori posti di accoglienza, sia all’attuazione di interventi connessi alla definizione di percorsi di inclusione e autonomia, attraverso l’individuazione e la proposta di opportunità di lavoro e di soluzioni abitative”.

TORINO SOLIDALE – ALCUNI DATI

(da marzo a giugno)

Nuclei familiari supportati da Torino Solidale: circa 5000 le famiglie raggiunte

Pacchi di alimentari consegnati dall’inizio dell’emergenza dagli snodi: circa 25.000 consegne

Volontari coinvolti nelle attività di Torino Solidale: più di 320

Quanto ha raccolto il conto corrente aperto dalla Città: oltre euro 210mila euro
cui si aggiungono donazioni in denaro e in beni dei cittadini/associazioni /esercizi commerciali,…direttamente agli snodi

(dal mese di luglio)

Verrà avviata attraverso gli snodi la distribuzione di panieri solidali a circa 10.000 famiglie (circa 30.000 persone). La condizione di bisogno autocertificata dalle persone è il requisito per beneficiare del paniere solidale e dovrà essere riconfermata per la distribuzione dei prossimi mesi.

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