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Genova

Genova, riaperto l’aeroporto dopo interventi su pista, profughi su primo aereo

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GENOVA – Ieri sera, 19 marzo, si è concluso, nei tempi previsti l’intervento di rifacimento della pista dell’Aeroporto di Genova ‘Cristoforo Colombo’.

Il cantiere ha restituito le caratteristiche tecniche originarie della pista di volo, che era stata rinnovata nel 2001, e ha migliorato la funzionalità generale dell’infrastruttura.

L’intervento di manutenzione programmata e preventiva ha anche consentito il rinnovamento di parte delle luci della pista e l’allargamento di alcuni raccordi, con un miglioramento delle caratteristiche operative.

Al termine dell’intervento sono stati svolti tutti i controlli e le verifiche necessari al collaudo della pista e delle infrastrutture tecniche di servizio da parte dei tecnici della direzione lavori e di Enac, oltre a un’approfondita pulizia di tutte le superfici di movimentazione degli aerei.

L’intervento ha riguardato l’intera pista, lunga 3 chilometri e larga 45 metri (più 10 metri di asfalto per lato), per un totale di circa 20 ettari, equivalenti a 25 campi da calcio.

“Il rifacimento della pista è stato un intervento estremamente complesso, – ha detto Paolo Oddone presidente dell’Aeroporto di Genova – soprattutto in considerazione dei tempi ristretti nei quali si è svolto e del gran numero di mezzi e persone coinvolti.

A tutte le aziende coinvolte e al nostro personale vanno i miei ringraziamenti e i complimenti per avere concluso nei tempi questo importante cantiere. Il rifacimento della pista è uno degli interventi di rinnovamento del nostro scalo.

Tra gli altri, ricordo in particolare quello dell’ampliamento e ammodernamento del terminal, che ha preso il via nei mesi scorsi e che procede secondo cronoprogramma”.

Oggi, 20 marzo, il primo volo ha toccato terra sulla nuova pista poco prima delle 8 del mattino è stato un Boeing 737-800 della Ryanair proveniente da Bucarest, a bordo del quale si trovavano 30 tra donne e bambini ucraini.

Polizia di frontiera e ufficio di sanità aerea hanno coordinato i controlli dei documenti e sanitari per rendere più semplice il loro ingresso sul territorio italiano.

L’aeroporto ha organizzato una piccola colazione di benvenuto per i profughi.

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