ALESSANDRIA – Toccante cerimonia di commemorazione ieri, giovedì 5 novembre, al comando provinciale dei Vigili del fuoco a un anno dalla tragedia di Quargnento, dove hanno perso la vita, mentre cercavano di domare un incendio, Marco Triches, Antonino Candido e Matteo Gastaldo.
“È passato un anno da quanto sono mancati tre validissimi giovani colleghi – ha ricordato il comandante nazionale dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo -: per noi sono degli eroi così come in maniera esemplare sì è comportata tutta la squadra”. Nel piazzale del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria è stata scoperta una targa ricordo. “Rimane molta amarezza – ha affermato il comandante provinciale Roberto Marchioni -. Sappiamo che il nostro lavoro ha un margine di rischio, però vedere tre ragazzi andarsene con queste modalità non si potrà mai dimenticare”.
Alla commemorazione, che è proseguita in Duomo con una cerimonia religiosa, erano presenti le famiglie delle vittime. La mamma di Antonino Candido (il più giovane delle tre vittime) ha letto una lettera: “Mio figlio sapeva di fare un mestiere rischioso. Ma ci ha rimesso la vita per colpa di persone che volevano frodare l’assicurazione, non per imprudenza. Chi ha messo quelle bombole deve pagare il proprio debito alla società”.
Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido avevano rispettivamente 47, 38 e 32 anni e sono morti in seguito a un’esplosione che ha provocato il rogo e poi il crollo di una cascina. Il processo ai due responsabili, Giovanni Vincenti e la moglie Antonella Patrucco, si terrà il prossimo 14 dicembre davanti alla Corte d’Assise di Alessandria e il Gup Paolo Bargero ha attribuito parte della responsabilità anche al caposquadra che diede l’ordine di entrare nella cascina, considerato “imprudente”.
