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Economia

Piemonte: un fondo regionale per le aziende in crisi

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“Una plausibile ripresa economica è plausibile dalla seconda metà del 2021; le prospettive sono però fortemente condizionate dal successo delle campagne vaccinali e dall’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Assicurare la riduzione dei contagi è condizione indispensabile per sostenere l’economia”: è Eugenio Gallotti, capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, ad aver fatto il punto sullo scenario macroeconomico che è tendenzialmente migliorato, “ma allo stesso tempo caratterizzato da elevata incertezza connessa con le nuove ondate pandemiche”.

La ripresa è, quindi, ancora lontana, le aziende soffrono e l’ombra nera delle infiltrazioni mafiose o delle cessioni all’estero è dietro l’angolo. Per questo motivo e per contrastare l’assalto alle imprese in difficoltà, la Regione Piemonte è pronta ad entrare – anche se solo temporaneamente – nelle aziende, controllandone il capitale con lo scopo di risanarle per poi uscirne.

L’operazione – messa in atto con risorse di Finpiemonte, regionali ed istituti di credito – parte da una base di 50 milioni di euro e riprenderà il “modello” dei fondi di garanzia gestiti da Cassa Depositi e Prestiti. Sarà la finanziaria della Regione Piemonte ad accertare tutti i requisiti da parte delle aziende che richiederanno questo strumento, con l’intento di “tutelare l’orgoglio industriale piemontese – come ha affermato l’assessore al Lavoro Elena Chiorino –, fornendo un business plan sostenibile ed evitando agli imprenditori di ritrovarsi a fare delle scelte dolorose”.

In linea con il clima di attesa generale, c’è pure la fotografia degli industriali alessandrini che, in base a quanto emerso dalla 186ª indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria (che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2021), vedono migliorare la fiducia, l’occupazione (da 0 a +18) e la produzione per gli ordini totali, ma – come ha dichiarato il presidente Maurizio Miglietta, “il recupero dell’economia è ancora lontano”, anche perché a fronte di buone previsioni di investimenti (è pari al 76%), restano negative quelle per gli ordini export (da -14 a –13).

Le previsioni dei settori produttivi sono difformi: positive per la gomma-plastica, buone per la chimica tranne che per l’export, negative per il metalmeccanico, mentre l’alimentare, soggetto anche alla stagionalità, recupera con produzione in rialzo. Per il settore dei servizi alle imprese gli indici sono migliori rispetto al precedente trimestree scende anche il ritardo negli incassi, segnalato dal 35% degli imprenditori (era a 37%).

Nel confronto dell’indagine di Alessandria con le previsioni a livello regionale, gli indicatori sono pressoché simili, anche se, complessivamente, meno negativi per il Piemonte. Mettendo, per esempio, a confronto le ditte che hanno lavoro per più di un mese in provincia di Alessandria sono pari all’81% contro il 79,3 regionale, mentre gli imprenditori che prevedono il ricorso alla cassa integrazione nell’Alessandrino sono il 22,7% contro il 25,7% in Piemonte.

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