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Economia

Piemonte e Puglia mai così connesse su ITS e alta formazione professionale

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PIEMONTE – Il Piemonte e la Puglia non sono state mai così “connesse”. L’obiettivo comune per il futuro degli Its deve orientarsi a rafforzare l’offerta formativa e a promuovere la sinergia tra i sistemi di alta formazione. Questo l’incipit con cui l’assessore regionale all’istruzione e formazione professionale del Piemonte ha esordito nel suo intervento al Forum Nazionale Rete ICT Sistema ITS svoltosi ieri, sabato 4 settembre, a Lecce. L’assessore si è rivolto alla platea sottolineando l’importanza di costruire una sempre più stretta interconnessione tra imprese, poli di innovazione e sistemi di formazione che trasformi il Sistema ITS in Italia in un asset strategico per lo sviluppo dei sistemi produttivi locali con un approccio in grado di valorizzare le eccellenze e confermando  come i corsi presentati dagli ITS siano un’alternativa in forte crescita tra i giovani che garantiscono quella professionalità e alta formazione sempre più richiesta dalle nostre aziende.

L’assessore ha poi ribadito come il sistema Piemonte stia diventando a tutti gli effetti un “modello” anche a livello nazionale, ne è un esempio la collaborazione tra ICT di Torino e l’Istituto di Lecce, attraverso una politica di visione proiettata al futuro, ma sostenuta nell’immediato da corsi qualitativamente elevati, per garantire un’offerta formativa capillare e flessibile che spazia tra le diverse aree tecnologiche collegate alle esigenze della filiera produttiva dando vita ad un sistema integrato e comunicante. L’assessore ha portato ad esempio la filiera agroalimentare e del turismo che, viste le forti trasformazioni dei mestieri e del mercato del lavoro, stanno richiamando la necessità di maggiore competenza tecnologica, della meccatronica e della mobilità sostenibile: il mondo dell’impresa oggi esige competenze che siano sempre più complementari tra filiere produttive e a questa domanda i diplomati Its rappresentano la risposta immediata e corretta. 

L’assessore ha poi concluso richiamando agli obiettivi che si sta ponendo Regione Piemonte, ovvero una maggiore flessibilità dei percorsi, la diversificazione dell’offerta formativa senza dimenticare le tematiche 4.0, green e circular economy, sviluppo sostenibile in un’ottica di integrazione con le politiche per l’innovazione e la ricerca con l’obiettivo di migliorare sempre di più il matching tra domanda e offerta di tecnici specializzati. Una “rivoluzione piemontese” che parte da un’azione intrapresa convintamente dall’assessorato nei confronti degli Its: non vi saranno più corsi di formazione che non siano condivisi con le imprese del territorio e che non nascano dalla reale esigenza e puntuale quantificazione dei posti di lavoro che servono e per i quali i formati verranno assunti.

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