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Economia

Casale Monferrato: sale la preoccupazione per i lavoratori della Cerutti

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CASALE MONFERRATO – Salgono la preoccupazione e la tensione tra i lavoratori delle Officine Meccaniche Cerutti, in sciopero contro la proprietà che ha dichiarato 163 esuberi e la chiusura della fabbrica di Vercelli.

Ieri, lunedì 8 giugno, una delegazione di tute blu capeggiate dai sindacati Fiom e Uilm è stata ricevuta dal prefetto di Vercelli Francesco Garsia: l’impegno è di creare un contatto diretto con il governo, affinché i lavoratori non vengano lasciati soli.

Sostegno anche da parte dell’amministrazione comunale e del suo sindaco Andrea Corsaro. Intanto è previsto per oggi un incontro con la proprietà che stima di continuare a far lavorare – grazie ad una Newco – 125 dipendenti tra Vercelli e Casale.

E poi c’è l’incentivo ad andarsene con in tasca 6000 euro. Proposta ritenuta dalla maggior parte dei lavoratori un’offesa. In Piemonte dovrebbe restare in attività solo lo stabilimento di via Adam a Oltreponte, sede storica di un gruppo dal passato glorioso, iniziato nel 1920 con Giovanni Cerutti e divenuto leader mondiale per le macchine da stampa per giornali, poi riconvertitosi in parte – a causa della crisi della carta – con la produzione di macchine per imballaggio.

I sindacati auspicano un piano che duri più a lungo nel tempo, mentre il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi rinnova la propria vicinanza agli operai e alla famiglia Cerutti, ricordando che la sua amministrazione comunale farà di tutto per cercare di mantenere a Casale questa azienda che, se non ci saranno concrete manifestazioni di interesse, ha il tempo contato.

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