Nella parte sinistra l’attenzione per le persone è rappresentata dalle tre mani protese verso un unico obiettivo, simboleggiato dalla sfera rossa. A destra il pianeta, identificato nelle foglie stilizzate di caucciù, componente fondamentale dei pneumatici Michelin ed ecologico al 100%.
Infine, al centro, un camaleonte – emblema dell’adattamento – che si aggrappa al simbolo dell’infinito, rappresenta innovazione e progresso continuo. Costruito nel 1971, lo stabilimento Michelin occupa più di 900 persone, impegnate nella realizzazione di pneumatici autocarro. Oltre alla sostenibilità dei prodotti, anche la sostenibilità dei processi produttivi è un fattore di competitività strategico per Michelin, che nei suoi impianti produttivi italiani – Michelin è il primo fabbricante di pneumatici in Italia con una capacità produttiva installata di 14 milioni di pneumatici anno nei suoi stabilimenti di Cuneo e Alessandria – ha già ridotto del 50% il suo footprint ambientale tra il 2005 e il 2020, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050.
Ulteriore traguardo, raggiunto a fine febbraio: la produzione del 30milionesimo pneumatico, un Michelin X-Line Energy T per rimorchi e semirimorchi a lunga percorrenza dedicata principalmente al mercato dell’America del Nord, che strizza l’occhio all’ambiente grazie ai bassi consumi di carburante e alle ridotte emissioni di CO2.