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Economia

La pandemia rispolvera la voglia di acquistare una casa

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Il “bene casa” tiene, mai come in questo periodo storico in cui il senso di incertezza verso il futuro ha pesato sulle scelte degli italiani.

Da sempre rifugio dei risparmi e dei conseguenti investimenti delle famiglie, il focolare domestico resta una meta ambita anche se – come rilevano i dati diffusi dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate – le dinamiche che mercato piemontese registrano nel 2020, rispetto all’anno precedente, una marcata diminuzione del volume di compravendite. Probabilmente tale diminuzione è imputabile alla pandemia ancora in atto che sta avendo un impatto negativo sulle attività economiche-produttive e sui redditi delle famiglie.

La diminuzione media è pari al 5,9%, considerando tutti i comuni della Regione Piemonte, mentre il calo di compravendite arriva al 11,2% riferendosi alla media dei soli comuni capoluogo di provincia. A differenza della provincia di Torino (-8,6%) e del Verbano-Cusio-Ossola (-6,2%) che hanno subito maggiormente la decrescita di mercato, è l’Alessandrino in leggera controtendenza, con un aumento delle compravendite dell’1,1%. Se infatti la città capoluogo Torino ha avuto un calo superiore alla media regionale (-13,1%), ad Alessandria – nonostante un primo trimestre 2020 in sofferenza, c’è stato un “incredibile recupero di compravendite”: lo afferma Franco Repetto, responsabile della comunicazione della Fiaip Alessandria (la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali).

In provincia ci sono state, nel complesso, 4383 compravendite di abitazioni, con un incremento particolarmente vivace – se si guarda la suddivisione per macroaree – nel Casalese e nel Tortonese, mentre sono l’Ovadese ed il Novese ad aver sofferto di più. In Alessandria città – dove la zona del centro resta la più gettonata – c’è però stata, di fatto, una flessione delle compravendite (-9%). Crescono, invece, gli acquisti al quartiere Cristo (+19,4%, dove ci sono costruzioni nuove o comunque recenti), ma anche agli Orti, Cittadella, Commercianti e Borsalino. Pure il sobborgo della Fraschetta, come altri sobborghi, ha visto salire la richiesta.

“Le famiglie cercano soprattutto case con più spazi e, possibilmente, con giardino annesso – prosegue Repetto -, anche se alcune zone, quella delle come a Valle San Bartolomeo e a Valmadonna, hanno prezzo più esclusivi e oggi come oggi meno appetibili per chi – e non sono pochi – sta attraversando un momento non facile e giustamente pesa se e quanto spendere”. Per quanto riguarda il capitolo affitti, è aumentata la percentuale dell’intermediazione da parte delle agenzie immobiliari e – specificano da Fiaip – “la provincia di Alessandria è tra le prime in Italia in tal senso”.

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