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Economia

Siccità: il Piemonte attraversa l’agosto più difficile per la sua agricoltura

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Lo scorso luglio è stato il quinto mese più piovoso degli ultimi 64 anni, ma – dicono gli esperti – in Piemonte è allarme siccità.

Le abbondanti precipitazioni non sono a quanto pare servite a compensare le piogge meno abbondanti, in particolare a sud del fiume Po, dove si sono registrati valori inferiori alla media. L’emergenza idrica riguarda soprattutto il Cuneese, dove nelle valli i bacini – andati in secca nei giorni scorsi – vengono riforniti dalle autobotti. Nelle campagne l’afa e la prolungata mancanza di pioggia stanno seccando la terra, scottando la frutta e la verdura, impoverendo i vigneti e provocando stress negli allevamenti.

A causa delle alte temperature le vacche nell’Alessandrino producono il 15% di latte in meno rispetto agli altri anni. “La siccità è un dato di fatto, ma questa fetta di Piemonte tutto sommato “tiene” – spiegano i tecnici di Confagricoltura Alessandria –. Qui soffrono in particolare i seminativi (come il granoturco e la soia) e le viti. Queste ultime, ad inizio stagione, erano indietro, mentre ora stanno recuperando bene, salvo stravolgimenti climatici, per le varietà tardive potrebbe parlarsi anche di un anticipo di vendemmia sulla tabella di marcia”.

Molto più preoccupante la situazione in “provincia granda”, dove i malgari scendono fagli alpeggi perché non c’è cibo per gli allevamenti. “Con l’impennata della colonnina di mercurio nella prima metà di agosto, l’estate 2021 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli – spiega in una nota Coldiretti Alessandria –  con una temperatura che a luglio è stata superiore di 1,24 gradi alla media storica che era stata superata di ben +2,18 gradi a giugno”.

In sofferenza per le alte temperature, le produzioni di ortaggi ma anche il mais, la soia, il girasole il pomodoro da conserva, la frutta. Su quest’ultima la deflazione sui prezzi fa registrare una riduzione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Frutta estiva che viene appunto compromessa proprio in un momento in cui pesche, nettarine, meloni ed angurie aiutano ad idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine in un’estate segnata da temperature record. E poi c’è un altro problema, legato al diffondersi degli insetti dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica, la popillia japonica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare.

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