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Scuola e Università

Un comitato di mamme a sostegno dell’Istituto delle Madri Pie di Ovada

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OVADA – Un comitato di mamme ha scritto una lettera aperta a sostegno dell’istituto scolastico “Santa Caterina” Madri Pie di Ovada.

L’intento è quello di rivolgersi ai genitori che devono scegliere in quale scuola mandare i propri figli, evidenziando i servizi d’eccellenza della struttura.

Riportiamo di seguito la lettera nella sua versione integrale.

Gli italiani sono un popolo meraviglioso, l’Italia è stata la culla della civiltà, del diritto, dell’arte, della democrazia, dell’organizzazione sociale e della cultura.

I paesi ai quali guardiamo con ammirazione ed invidia, come esempi di civiltà e buon governo, hanno all’interno del loro ordinamento giuridico e della loro organizzazione sociale regole e norme che prendono   origine assolutamente dal diritto romano e dalla nostra storia e cultura.

 Tuttavia gli italiani hanno un grosso difetto; commettono molte volte un errore fondamentale, ed è quello di essere troppo spesso un popolo pieno di pregiudizi: noi italiani facciamo fatica ad accettare le novità, a sdoganare il “diverso”, a distaccarci dai luoghi comuni, a liberarci dei pregiudizi su qualsivoglia argomento, a cambiare prospettiva sulle cose.

Un argomento sul quale si sprecano i commenti più intrisi di pregiudizi e luoghi comuni, è proprio l’istruzione paritaria: si parte dal preconcetto che la scuola paritaria sia un ambiente per ricchi, per ragazzi viziati o “fragili” scolasticamente, che le rette da pagare siano inarrivabili o che i compagni di classe possano appartenere a famiglie che conducono vite al di sopra delle nostre possibilità  e pertanto i nostri figli potrebbero trovarsi in imbarazzo non potendo disporre degli stessi mezzi. Si pensa che la scuola paritaria  sia un ambiente troppo elitàrio e pertanto viene guardata con scetticismo e scartata a priori.

Questo è un errore enorme che nella maggior parte dei paesi che ci circondano non viene assolutamente commesso.  Le scuole in Inghilterra, Germania, Francia, Olanda Norvegia ecc, vengono scelte in base all’offerta formativa, alla qualità dell’insegnamento, dell’ambiente,  e pertanto  viene fatta dai genitori e dalle famiglie una valutazione funzionale, discreta, concreta. I genitori non hanno pregiudizi, non ci sono tabù in questo senso, ma solo l’esigenza di scegliere l’istituto più adatto che possa offrire al proprio figlio ciò che ritengono possa essere il meglio per lui. In Inghilterra, negli USA e in Germania per esempio 86 famiglie su 100, alla nascita di un figlio, aprono un “fondo istruzione” presso la propria banca sul quale ogni mese viene messa una piccola cifra proprio allo scopo di poter un giorno scegliere qualsiasi tipo di scuola. Purtroppo in Italia è più facile che un genitore decida di rateizzare per il figlio l’acquisto dell’ultimo modello di cellulare piuttosto che la scuola, e questo arriva appunto dai pregiudizi che circondano ancora le scuole paritarie  nel nostro paese. 

Esiste poi un altro aspetto di estrema importanza, le scuole paritarie apportano un grosso contributo alla società: non è chiaro quanto costi mediamente un alunno allo stato, ma le cifre oscillano tra i 4.000 €  e gli 8.000€ all’anno e oltre a seconda del grado di istruzione, ed i contributi che le paritarie ricevono dallo stato sono minimi rispetto a queste cifre.  Se le scuole paritarie, che peraltro vergognosamente non sono rientrate nei contributi statali per l’emergenza COVID-19, non esistessero, lo stato dovrebbe sostenere e mantenere circa 900.000 studenti in più, tanti sono gli alunni iscritti alle paritarie dalla scuola d’infanzia alla secondaria di secondo grado. È troppo complicato fare i calcoli, ma certezza è che grazie alle paritarie lo stato risparmia una quantità di sodi decisamente rilevante.

Il problema è sempre lo stesso: il pregiudizio. La gente penserà che sono ricco se iscrivo mio figlio in una scuola paritaria, tutti penseranno che siccome pago una retta mio figlio verrà promosso, e se poi il suo compagno di banco gira con l’elicottero? Come farò ad invitarlo a casa nostra?

Spesso viene scelto il  liceo lontano da casa, con un’offerta formativa mediocre o che non convince appieno,  che costringerà magari il ragazzo a percorrere ore di viaggio ogni giorno per raggiungerla oltre ad un abbonamento al treno di € 80 mensili e pranzo fuori tutti i giorni, il rapporto costi-benefici non viene minimamente valutato, e viene sottostimato o non capito quanto invece costerà a loro figlio un’istruzione non adeguata, ma l’importante è non disattendere il pregiudizio che la scuola paritaria  sia roba da ricchi.

Un altro serio e pregiudizievole limite è il famoso italico orgoglio, cioè  la vergogna, la paura di recarsi presso la segreteria di una scuola paritaria,  che magari piace da morire e che sogniamo per nostro figlio,  e chiedere una rateizzazione, c’è reticenza a parlare con la scuola delle proprie disponibilità economiche senza tabù e chiedere spiegazioni e aiuto per compilare i documenti coi quali accedere ai contributi regionali per l’istruzione, che per fortuna anche nel nostro paese esistono e funzionano proprio a salvaguardia dell’importanza della libertà di scelta in ambito formativo. Chiedere dunque una modulazione della retta su misura per noi si può. Anche questa è prassi consolidata e collaudata dai genitori degli altri paesi europei. Garantisco che né mia figlia, né i suoi compagni si spostano in elicottero.

La scelta della scuola è importantissima, precludere a priori certe scuole ai nostri figli senza valutarne seriamente l’offerta formativa e la relazione costo-beneficio solo per pregiudizio ed orgoglio è una cosa stupida, un tabù che dobbiamo abbattere per il loro bene.

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Perché scegliere l’istituto Santa Caterina madri Pie?

Quando mia figlia ha finito la scuola primaria ho valutato dove iscriverla, le medie pubbliche in zona erano molto valide, con insegnanti molto preparati, la scuola era bella, le aule abbastanza grandi ed una bella palestra, conoscevo la dirigente e la stimo tutt’ora moltissimo, tutto perciò propendeva per la scelta delle medie statali. Tuttavia ho voluto valutare anche l’offerta formativa dell’Istituto Santa Caterina. Appena entrata ho avuto il colloquio con la direttrice e l’incontro con gli insegnanti, non ho avuto dubbi, quella era la scuola per mia figlia.

L’ho scelta perché mette al centro il ragazzo, perché lo accompagna nel suo percorso formativo con severità e competenza ma senza mai dimenticarsi dell’aspetto umano, tirando fuori il meglio di lui, della sua personalità, delle sue capacità. Ogni individuo è diverso, ed in questa scuola vengono coltivate proprio le diversità e le attitudini di ogni ragazzo, viene stimolato l’impegno dando un metodo di studio ai ragazzi diverso per ognuno di loro, qui mia figlia ha incontrato degli insegnanti che sono certa si porterà per sempre nel cuore.

Io non sono credente, ma mia figlia è battezzata e ha ricevuto i sacramenti. Avevo dunque un po’  paura dell’aspetto religioso, che fosse troppo presente o pressante essendo le Madri Pie ovviamente una scuola cattolica, ma non è stato così, ai ragazzi vengono trasmessi i valori più importanti, l’uguaglianza, la solidarietà, la correttezza, l’amicizia, il rispetto, l’importanza dell’impegno e la soddisfazione nell’ottenere i risultati, valori certamente Cristiani, ma sostanzialmente umani. Insegnare ai ragazzi a distinguere il bene dal male e ad amare ciò che si fa è fondamentale e assolutamente non scontato, serve a creargli una coscienza, una parte di se stessi alla quale rivolgersi sempre, che va ben al di là di quella che è o sarà la loro fede religiosa.

In questa scuola mia figlia sta acquisendo conoscenze ma soprattutto competenze, i suoi insegnanti e l’ambiente stesso dell’istituto sono di continuo stimolo per la sua crescita, per costruire quegli strumenti che le serviranno ad affrontare l’università e la vita con serenità.

I ragazzi provenienti dai licei delle Madri Pie raggiungono ottimi risultati universitari, ed hanno ottenuto premi nei test nazionali poiché i nostri studenti arrivano a punteggi altissimi, superando ragazzi provenienti da licei blasonati e con un numero di alunni ben più alto. Nella nostra scuola si ha l’opportunità importantissima di ottenere, durante gli anni di frequenza, le certificazioni linguistiche fondamentali oggi per la prosecuzione degli studi e per la vita lavorativa.

Mia figlia ed i suoi compagni vivono questa scuola come una seconda famiglia, poiché non c’è argomento o problematica che non possa essere affrontata con i loro insegnanti. Qualsiasi lezione viene rispiegata ed approfondita per chi ne ha bisogno. Lo studente, le sue peculiarità, le sue attitudini o le sue difficoltà vengono sempre poste al centro. In questi mesi difficili di emergenza COVID-19  la scuola si è attivata in maniera egregia con una Didattica a distanza tempestiva, efficiente ed efficace,  evidenziando una  differenza tangibile rispetto ad altre scuole. I ragazzi sono riusciti ad avere un contatto quotidiano, serio, costruttivo e completo con tutti i loro insegnanti, riuscendo a portare avanti il percorso di studi in tutte le sue parti, compreso il servizio dopo scuola e il laboratorio informatico.

Mia figlia era una bimbetta di 10 anni quando è entrata alle Madri Pie, e ne uscirà da donna, una splendida donna, con valori, cultura, esperienze, capacità e affetti che ha costruito e coltivato in questa Scuola, e questa bellissima Scuola  farà sempre parte di lei.

Linda Cama

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