Dopo lo stop per il Covid 12 mesi fa (tutti promossi), tornano ovunque in presenza (fatte salve disposizioni diverse connesse all’andamento della situazione epidemiologica) gli esami di Terza Media, il cui calendario è dettato dalla fine delle lezioni scolastiche. Niente prova scritta, così come per gli studenti alle prese, da dopodomani, con la Maturità.
Oggi, in Piemonte (e fino al 30 giugno) è colloquio orale per oltre 38.000 alunni delle Medie. Valgono le stesse regole di sicurezza di un anno fa: percorsi distinti di ingresso e di uscita, la regola della mascherina chirurgica e i due metri di distanza fra candidato e docenti, così come il fatto che sia autorizzato un solo accompagnatore per ogni studente. Vari aspetti organizzativi sono simili all’esame di maturità: è prevista una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica assegnata a ciascun alunno dal Consiglio di classe.
L’elaborato è stato realizzato sotto forma di testo scritto, presentazione multimediale, filmato, produzione artistica o tecnico-pratica; ha coinvolto una o più discipline tra quelle previste dal piano di studi. Nel corso della prova orale saranno, inoltre, accertati i livelli di padronanza della lingua italiana, delle competenze logico matematiche, delle competenze nelle lingue straniere e delle competenze in Educazione Civica.
La valutazione finale sarà espressa con votazione in decimi e sarà possibile ottenere la lode. È consentito l’esame in videoconferenza (o in altra modalità telematica sincrona) per gli studenti degenti in luoghi di cura od ospedali, o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo dell’esame (presentando idonea documentazione).
Certo, a guardare la fatica con cui è passato anche quest’anno scolastico e tutti gli investimenti intellettivi ed emozionali da parte degli attori di questo importante passaggio di vita – gli studenti – forse mancherà quale non potersi cimentare con qualcosa di sconosciuto, quali sono le tracce delle prove scritte che –questo l’augurio da parte dei formatori – ci si augura tornino al più presto a tenere banco l’anno prossimo, di questi tempi. E, magari, senza l’obbligo di dover indossare la mascherina.
