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Il Museo Egizio di Torino sconfigge il Covid

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TORINO – Il Museo Egizio di Torino si conferma tra le mete più apprezzate dai visitatori e, come sentirete tra poco, si prende una bella rivincita sul Covid 19, chiudendo il bilancio 2020 in pareggio.

Nonostante il lockdown imposto dalla pandemia, il Museo Egizio di Torino si prende una rivincita sul Covid 19, confermandosi tra le mete più apprezzate dai visitatori anche in questa fase di ripresa. Sono state infatti oltre 50.000 le presenze dalla riapertura dalla fine dello scorso aprile, un dato “che in condizioni come queste è assolutamente positivo”: a dirlo è stata la presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin, in occasione della presentazione alla stampa della nuova sala permanente – dedicata alla vita nell’antico Egitto attraverso lo studio dei resti umani – che amplia il percorso di visita.

I numeri confortano chi lavora nel più antico museo egizio al mondo, fondato nel 1824, e secondo per importanza solo a quello del Cairo: il bilancio 2020 chiude infatti in pareggio, nonostante il fatto che l’emergenza sanitaria abbia portato ad una riduzione dei ricavi del 72% e delle presenze pari al 70%. Dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico, la sua collezione è stata oggetto di interesse da parte dei più grandi studiosi del passato come Jean-François Champollion.

Per questo e per l’importanza delle collezioni presenti nel museo, Torino è considerata la città dove è nata l’egittologia. A costituire il fulcro del nuovo spazio – articolato su due piani ed intitolato “Alla ricerca della vita”- è una teca allestita per contenere 91 mummie che fanno parte della collezione del Museo: grazie a una speciale pellicola, sei di queste mummie sono svelate al pubblico, a rappresentare le tappe fondamentali della vita. La speciale teca assolve alla doppia funzione di vetrina e deposito, ed è stata quindi progettata per garantire i massimi standard conservativi per resti umani ed organici estremamente fragili.

Realizzata con l’importante sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, la sala “Alla ricerca della vita” esplora e approfondisce quindi il tema della vita nell’antico Egitto, il rapporto della cultura nilotica con la mummificazione e il concetto di aldilà, partendo dallo studio dei resti umani e dei corredi che in alcuni casi li accompagnano.

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