Ad Alessandria “Un set alla moda”, tra costumi e fotografie della Hollywood torinese

Chissà quante persone, andando a vedere un film al cinema e guardando attori e attrici con indosso un abito sfolgorante, avranno pensato “Wow, appena esco lo vado subito a comprare”. O in quanti si siano detti “Senza quella combinaison, il risultato non sarebbe stato lo stesso”. Tanto amati quanto sottovalutati dai meno esperti, il costume nel cinema è importante proprio quanto un’inquadratura, con studi e approfondimenti che scavano nel profondo di ogni scena. Se pensiamo ad un momento qualsiasi di un film, per esempio a una rapina nel genere “noir”, il ladro non potrebbe che indossare un completo tutto nero e magari con un cappello Borsalino, regalando allo spettatore esattamente quello che si intende per “scena di furto”: nera, cupa e molto intrigante.  

“Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi”, l’evento presentato a Palazzo Cuttica di Alessandria, vuole onorare esattamente questa psicologia, perché anche se non si vede esiste, tra la creazione dell’abito e il risultato desiderato in scena. A cura di Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, organizzato dall’Azienda CulturAle Costruire Insieme e promosso dalla Regione Piemonte, la manifestazione si concentra sul cinema italiano, rappresentato da scatti fotografici, racconti e gli abiti dei divi che hanno segnato la storia. Diciassette in tutto i costumi, realizzati dalla Sartoria Devalle del capoluogo piemontese tra il 1900 e il 1920, durante il periodo “muto”, e circa settanta i ritratti presentati durante la mostra, scattati da Angelo Frontoni, meglio conosciuto come “il fotografo delle dive”. 

Secondo il Sindaco di Alessandria, oltre ad avere uno scopo attrattivo per i turisti, rappresenta “l’avvio di una collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e un ulteriore rafforzamento di quella in atto con Film Commission Torino Piemonte.” 

Per quanto riguarda il cinema sonoro, invece, ci saranno abiti eleganti e preziosi indossati dalle grandi attrici dell’epoca d’oro del cinema italiano in collaborazione con la Sartoria Annamode di Roma che, sin dagli anni ‘50, realizza con passione abiti che hanno reso i costumisti italiani famosi nel mondo. 

“Con “Un set alla moda” – spiega la Presidente di CulturAle Costruire Insieme Cristina Antoni – intendiamo proporre al pubblico dei più amanti o ai turisti che frequenteranno le nostre zone, anche altri momenti della “settima arte”, con approfondimenti curati da esperti, registi, attori e case di produzione, fra i quali anche alcuni che in questi anni hanno maturato un legame con il nostro territorio”.