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Cronaca

Visita del Comandante dei Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta al Comando di Alessandria

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Il Generale di Brigata Antonio Di Stasio, nuovo Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle D’Aosta, ha visitato oggi, per la prima volta dopo l’assunzione del nuovo incarico, la Caserma Scapaccino di Piazza Vittorio Veneto, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, comandato dal Colonnello Massimiliano Rocco che lo ha accolto.

Il Generale Di Stasio vanta un lungo curriculum iniziato con la frequenza dell’Accademia Militare di Modena e proseguito con il completamento degli studi alla Scuola ufficiali Carabinieri di Roma. Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, è abilitato alla professione forense. Oltre a numerosi incarichi di comando è stato Ufficiale di staff al Comando Generale e, dal 2016 al 2019, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo. Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è altresì decorato con Medaglia d’Oro al Merito Civile ed ha partecipato alle missioni internazionali “Nato Training Mission” in Afghanistan e  “Cyrene” in Libia. 

Nella visita di oggi al Comando Alessandrino, il Generale ha incontrato un gruppo di Carabinieri in rappresentanza dei Comandi della Sede, delle 5 Compagnie e delle 56 Stazioni  dislocate nella Provincia, oltre che il Comandante del Gruppo Forestale, i rappresentanti del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Operativo Ecologico, del Nucleo Ispettorato del Lavoro, della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Alessandria e dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. Nella circostanza ha consegnato alcuni riconoscimenti a militari particolarmente distintisi in operazioni di servizio. Ha inoltre incontrato il Presidente del Tribunale di Alessandria.  Il Comandante della Legione ha sottolineato la necessità di mantenere alti i valori dell’ “Arma tra la gente e della gente”, soprattutto nella sua articolazione delle Stazioni Carabinieri alle quali rivolgerà una grande attenzione in quanto rappresentano il “front office” dello Stato, in particolare in quei paesi dove sono l’unica presenza delle Istituzioni,  portando il contributo della sua variegata esperienza professionale maturata negli anni. L’attività di prevenzione, con il coinvolgimento della  società civile, deve essere l’essenza basilare del contrasto alla criminalità diffusa, come già avviene con lo svolgimento di periodiche conferenze negli Istituti scolastici finalizzate ad incontrare i giovani che rappresentano il futuro e che devono avere il senso della legalità e del rispetto. Particolare attenzione viene prestata al contrasto della consumazione delle truffe ai danni di persone anziane.

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