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Cronaca

Alessandria: intitolata via ad Angelo Rossa

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ALESSANDRIA – Una via in zona Panorama è stata intitolata ad Angelo Rossa. Nei giorni scorsi sono stati  scoperti i cartelli toponomastici.

“Siamo stati costretti dalle restrizione dovute all’emergenza Covid ad effettuare la semplice scopertura dei cartellidichiara l’assessore alla Toponomastica, Cinzia Lumierarinviando una cerimonia dedicata e ufficiale. Speriamo che l’allentarsi della morsa della pandemia, ci permetta di poter ricordare degnamente una figura che ha rappresentato molto nella vita della città. Ora c’era l’impellenza di dare un indirizzo anagrafico alle famiglie che abitano questa strada”.

“L’intitolazione di una via ad Angelo Rossaafferma il presidente della Commissione Toponomastica, Emanuele Locci -, è stata ratificata dalla giunta Fabbio nel 2010, su proposta dell’allora consigliere Fabrizio Priano; fu votata all’unanimità dalla commissione toponomastica e mi fa particolarmente piacere che si sia giunti finalmente alla scopertura dei cartelli di intitolazione. La figura del Presidente Rossa è ancora ben presente nel ricordo degli alessandrini”.

“Credo che Angiolinodice la figlia di Angelo Rossa, Ritasia ancora ben presente nella memoria di quanti lo hanno conosciuto. Certo, ha rivestito incarichi politici importanti, da Presidente del Consiglio regionale ad assessore, ma penso che tutti lo ricordino per il suo sorriso, per la sua disponibilità, per la sua generosità. Era socialista per scelta e per convinzione, e interpretava il socialismo soprattutto come elemento di riscatto sociale delle  fasce più deboli della società. In ogni sua decisione, in ogni gesto politico, lui cercava di vedere quanto quella decisione, quel gesto avrebbero migliorato la vita quotidiana dei cittadini. E riusciva a fare tutto questo senza mai perdere il sorriso”.

Trasmettiamo breve nota biografica di Angelo Rossa:

ANGELO ROSSA

Angelo Rossa nasce a Tortona il 2 giugno 1932 e muore ad Alessandria 22 dicembre1995.

Angiolino Rossa incominciò presto la sua carriera politica.

La iniziò ai tempi dell’Alleanza contadina e quelle lotte, a volte durissime, rimanevano intatte tra i suoi ricordi più belli che in qualche momento di riposo gli piaceva rievocare.

Terminata quell’esperienza entrò nel PSI per poi passare allo PSIUP insieme con altri compagni che giudicavano inaccettabile l’alleanza di centro sinistra con la Democrazia Cristiana.

Furono anni appassionati, che lo videro segretario provinciale animato da un attivismo instancabile e molti lo ricordano ancora impegnato in campagne elettorali interpretate con un commovente entusiasmo.

Quando quel partito si sciolse, a differenza di molti altri aderenti che passarono al PCI, Rossa preferì entrare nel PSI, non certo per calcolo politico, ma per fedeltà ad un ideale che era stato tutta la sua vita.

E anche nel PSI, anche nel PSI dell’ultimo Craxi, egli seppe mantenere intatta la sua dirittura morale, la sua onestà, il suo generoso mettersi a disposizione, la sua capacità innata di dialogare con la gente, il suo semplice presentarsi uguale tra uguali che a volte sconcertava i colleghi che interpretavano la politica in modo differente.

Gli importanti ruoli istituzionali che ebbe modo di ricoprire non scalfirono minimamente queste sue caratteristiche: prima Vice Presidente del Comprensorio, poi Presidente della Provincia di Alessandria, poi ancora Consigliere Regionale, Presidente del Consiglio Regionale e, infine, Assessore Regionale. Semmai Angiolino riusciva spesso a forzare le rigide regole protocollari di quelle istituzioni riempiendole del suo calore umano, della sua ansia del fare, in nome e per conto della sua gente, dell’entusiasmo, della simpatia e della genuinità così come solo un altro grande socialista, Sandro Pertini, seppe fare”.

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