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Cronaca

Torino: tensioni in corso Giulio Cesare, Appendino condanna il gesto

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TORINO – Questo pomeriggio, domenica 19 aprile, in corso Giulio Cesare si sono verificate delle contestazioni da parte di una cinquantina di persone nei confronti di alcuni agenti di Polizia, intervenuti sul luogo per trarre in arresto due presunti autori di una rapina ad un anziano.

I presunti rapinatori, due marocchini di 28 e 36 anni, avevano derubato il pensionato della catenina d’oro, strappandogliela dal collo per strada e facendolo cadere per terra, caduta che ha procurato alcune lesioni all’anziano; poi i due si erano allontanati montando su una bicicletta.

Al momento dell’arresto, una decine di persone, identificate dalla polizia come appartenenti all’area antagonista, hanno tentato di ostacolare l’intervento degli agenti, costringendo altre pattuglie della questura ad intervenire sul posto.

In seguito si sono radunate in strada altre persone, circa una cinquantina, che hanno dato il via ad un’accesa contestazione nei confronti degli agenti, accusandoli inoltre di essere i portatori in giro del virus. “E’ ora di scendere in strada e dare alla polizia e ai politici quello che loro stanno dando a noi” è stata una delle frasi urlate da alcuni contestatori.

Tra i contestatori, due uomini e due donne sono stati arrestati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Le dichiarazioni della sindaca Chiara Appendino:

Esprimo la più ferma condanna mia e della Città di Torino rispetto ai fatti di violenza che sono avvenuti nel primo pomeriggio di oggi in corso Giulio Cesare.

Un’aggressione agli agenti della Polizia di Stato durante un’operazione di sicurezza, a seguito di una tentata rapina nei confronti di un’anziana. Trasformatasi poi in un assembramento in strada, che ha bloccato il trasporto pubblico e con persone che – come si vede dai video circolati – incitavano i cittadini a scendere in strada e a violare i protocolli per il contrasto al coronavirus. Inviti che, grazie a un diffuso senso di responsabilità, sono caduti nel vuoto.

Cosa penso? Penso che da settimane milioni di cittadini stanno facendo sacrifici enormi per tutta la comunità, dagli ospedali, alle strade, dai trasporti pubblici alle aziende chiuse, fino alle case di ogni singola persona. Sacrifici di ogni genere di cui siamo pienamente consapevoli: fisici, sociali, economici, psicologici.

E penso che quelli di oggi siano gesti non etichettabili solo come palese ignoranza, ma come ferma volontà di vanificare gli sforzi collettivi e di mettere a rischio la salute di tutti.
Nel peggiore dei momenti possibili.

Spero che i responsabili possano rispondere dei loro gesti.

Agli agenti feriti, alla vittima della rapina da cui è iniziato tutto e a ogni singolo cittadino che sta facendo tutto il possibile per la Città e per il Paese, esprimo la vicinanza mia e di tutta la Città di Torino.

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