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Cronaca

Torino: ubriaco, aggredisce il personale femminile di un supermercato, arrestato

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TORINO – Lo scorso lunedì pomeriggio, un cittadino italiano di 51 anni si è recato per due  volte nell’arco di qualche ora presso un supermercato ubicato nei pressi di Piazza XVIII Dicembre. L’uomo versava in un forte stato di ubriachezza la seconda volta, precedentemente aveva infatti acquistato una bottiglia di vino da 1 litro, e questa volta offendeva senza alcun motivo le due donne presenti all’interno del supermercato, alla cassa ed al banco salumi. Dopo averle aggredite verbalmente e minacciato di spaccare tutto nel negozio, ha chiesto loro di avere altro vino : alle rimostranze delle due donne, l’uomo ha minacciato di prendere il cellulare e spaccarlo in testa a quella a lui più vicina, dopodiché ha scagliato un pugno contro il plexiglass posto a protezione della cassa, facendolo rovinare addosso alla commessa. Intervenuta sul posto una pattuglia del Comm.to Centro, l’uomo è stato bloccato mentre si dimenava per terra. Ha poi opposta una forte resistenza durante il trasporto negli uffici del Commissariato, scalciando contro la portiera della volante. Gli accertamenti svolti a suo carico hanno fatto emergere diversi precedenti di polizia per reati simili; è stato arrestato per violenza privata, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Torino: Otto in attesa del parrucchiere

Locale chiuso per 5 giorni, sanzionati i clienti

Mercoledì scorso gli agenti del commissariato Barriera Milano hanno svolto un servizio di controllo del territorio volto alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dal DPCM in vigore, per contenere la diffusione da contagio covid19.

Intorno alle 18 viene controllato un negozio di parrucchiere in via Palestrina. Al suo interno i poliziotti trovano otto avventori, in attesa di accedere di essere serviti, privi di alcun distanziamento sociale. Ai presenti è stata elevata una sanzione di 400 euro per mancato rispetto delle misure di contenimento mentre il locale è stato chiuso per 5 giorni.

Torino: il “boss” del condominio

Mercoledì mattina gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine, dell’Unità Cinofila e del personale della VII Circoscrizione della Polizia Municipale, hanno controllato uno stabile in corso Regina Margherita in seguito ad un esposto presentato dai condomini il giorno precedente.

Il primo appartamento controllato si trova al piano terreno. Il proprietario, cittadino marocchino di 60 anni, viene indicato dai residenti del palazzo come persona dedita ad attività poco lecite tra le quali il recupero di elettrodomestici, al fine di rivenderne i componenti, smaltendo i liquami negli scarichi del cortile interno ad ogni ora del giorno e della notte. L’uomo, con precedenti di Polizia tra i quali violenza sessuale, era solito abusare degli spazi comuni e turbare la tranquillità de condominio. Al momento del controllo viene trovato nel magazzino, intento ad effettuare lavori di muratura, asserendo di voler aprire un’attività di rivendita usato. Nella perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione, i poliziotti si imbattono nei tre figli, tutti maggiorenni e tutti con precedenti di polizia specifici – tra cui rapina, percosse, ricettazione e lesioni – che si mostrano sprezzanti e aggressivi. Gli agenti scoprono un allaccio abusivo alla corrente elettrica condominiale attraverso un impianto artigianale e denunciano l’uomo per furto aggravato.

Il controllo prosegue al piano superiore, dove gli agenti controllano due appartamenti. All’interno della prima abitazione vengono trovati oltre 10 grammi di sostanza stupefacente, nascosti sotto una ciotola per cani. Anche questo alloggio si presenta privo di contatore ma con un collegamento “volante” che si allaccia direttamente alla fornitura del condominio. L’inquilino, diciannovenne marocchino, viene indagato per detenzione di sostanza stupefacente e furto aggravato.

Il secondo appartamento, abitato da un cittadino nigeriano ventitreenne, irregolare sul territorio Nazionale dal 2017 e colpito da un provvedimento di rintraccio emesso nel settembre di due anni fa, era anch’esso privo di contatore e allacciato abusivamente. Personale IRETI contattato per ripristinare gli impianti, mette in luce una situazione di elevato pericolo per l’intero stabile, in quanto anche solo l’apertura di un rubinetto dell’acqua poteva generare una scossa elettrica di 220 volt.

Il personale impiegato controlla ulteriori locali dello stabile, riscontrando appartamenti occupati abusivamente con allacci di fortuna alla fornitura elettrica. La cantina di pertinenza del palazzo chiusa con un lucchetto, risultata essere un dormitorio, gli agenti rinvengono due pezzi di hashish del peso di circa 80 grammi.

Personale del Reparto Prevenzione Crimine ha controllato e denunciato un cittadino serbocroato di 48 anni, in quanto risultato inottemperante all’ordine di espulsione emesso dal Presidente della Regione autonoma della Valle d’Aosta risalente al 2015.

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