Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Cronaca

Torino: mercoledì 22 presidio dei sindacati confederali in piazza Castello

Pubblicato

il

TORINO – Domani, mercoledì 22 marzo, dalle ore 10 alle 12, presidio dei sindacati confederali sotto la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, per protestare contro la decisione di Anaste (l’Associazione nazionale strutture territoriali residenze private per anziani) di firmare il Ccnl con i sindacati non maggiormente rappresentativi.

Lo scorso 27 dicembre 2022, Anaste (Associazione nazionale strutture territoriali residenze private per anziani), si è resa responsabile di una scelta che non ha precedenti nelle relazioni sindacali del nostro Paese. Nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che andava avanti da tempo e mentre, FP Cgil Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs aspettavano risposte alle proposte sui temi della malattia e degli aumenti contrattuali, Anaste procedeva alla firma del contratto con i sindacati di certo non annoverabili tra quelli maggiormente rappresentativi”. – spiegano i sindacati.

“Un contratto, quello siglato, che sancisce nuovamente come per Anaste la priorità rimane quella di licenziare liberamente, colpendo economicamente chi si ammala, che prevede un aumento tabellare irrisorio in un settore, come quello socio- assistenziale, in cui i salari, a parità di mansione con il pubblico, sono nettamente più bassi, concorrendo in modo sleale nei confronti delle altre associazioni datoriali che applicano contratti non pirata, nella gestione dei servizi. – continuano – Infatti, il CCNL, sottoscritto e già scaduto, non presenta clausole di armonizzazione con gli altri contratti del settore e, ancora una volta, non solo non risponde alle legittime attese dei lavoratori del settore che sono stati in prima fila durante la pandemia, ma, a nostro avviso, lede la loro dignità. Chiediamo un impegno anche alla Regione Piemonte affinché intervenga sull’accreditamento delle strutture di Anaste per interrompere questa corsa al ribasso del costo del lavoro ai danni di chi si deve occupare dei più fragili“.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X