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Cronaca

Torino: fuggi fuggi al parco, un arresto e tre denunce

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TORINO – Sono stati gli stessi passanti a chiamare i Finanzieri perché insospettiti dal quel nutrito gruppo di ragazzini assembrati al parco nel periodo delle restrizioni dovute al COVID19.  Quando la pattuglia del Gruppo Pronto Impiego si è avvicinata, tra la decina di giovani c’è stato il fuggi fuggi.

66 allievi ufficiali

È accaduto la scorsa serata all’interno di un parco nei pressi di Corso Corsica, quando alcuni giovani sono stati notati mentre si scambiavano gli zaini.

All’arrivo dei Finanzieri, i ragazzi, come detto, tentano la fuga tra i passanti, non prima di essersi liberati degli zaini. Scavalcano le recinzioni e trovano rifugio in un campo sportivo nelle adiacenze del parco. In pochi minuti arrivano a supporto altri equipaggi della Guardia di Finanza, che, coordinati dalla Sala Operativa del Comando Provinciale torinese, riescono a rintracciare alcuni dei ragazzi nascosti all’interno dell’impianto sportivo.

Tre dei fermati, due italiani e un cittadino di origine egiziana, tutti con numerosi precedenti alle spalle di vario genere e particolarmente nervosi con i finanzieri, hanno anche rifiutato di farsi identificare. Nelle loro tasche alcuni telefoni cellulari di dubbia provenienza; a detta loro, “ricevuti” da altre persone.

È andata peggio ad un altro dei giovani, rintracciato in piazza Galimberti. Nelle sue tasche una quindicina di grammi di hashish, mentre nella sua abitazione, distante pochi metri dalla Piazza, le Unità Cinofile delle Fiamme Gialle, supportate da Easy, il pastore tedesco addestrato alla ricerca di droga, hanno rinvenuto ulteriori sostanze stupefacenti tra marijuana e hashish. L’uomo, già noto agli inquirenti e su cui gravava un decreto di espulsione dal territorio italiano, è stato arrestato e condotto al carcere Lorusso-Cutugno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre gli altri fermati sono stati denunciati per resistenza, per il rifiuto di farsi identificare e ricettazione. 

Ad aggravare la posizione di uno dei giovanissimi fermati, anche la circostanza che il ragazzo, non curante del fatto che fosse sottoposto in questi giorni all’isolamento fiduciario presso la sua abitazione per l’emergenza covid19, fosse liberamente in circolazione.

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