TORINO – Un altro episodio di violenza che ha coinvolto agenti penitenziari questa mattina, martedì 7 dicembre, nel primo piano del padiglione femminile del carcere di Torino.
Quattro agenti di Polizia Penitenziaria sono rimaste ferite nel tentativo di salvare una detenuta italiana con problemi psichiatrici dal tentativo di impiccarsi con un cappio rudimentale ricavato da una canottiera che aveva indosso. La detenuta ha reagito al tentativo di salvataggio delle agenti aggredendole furiosamente e con incontenibile violenza.
Le quattro Agenti sono state accompagnate al pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino dove è stato loro diagnosticata una una prognosi che va dai sette giorni ai quaranta giorni.
A denunciare gli episodi l’O.S.A.P.P. , l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria.
“Quanto ripetutamente accaduto è il risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria spesso lasciato solo nelle sezioni detentive ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti anche con 100/150 detenuti alla volta e anche con detenuti di estrema pericolosità. – ha spiegato il Segretario Generale Leo Beneduci – Sono gli ennesimi episodi a riprova del fatto che un eccessivo “buonismo” nella gestione di penitenziari problematici come quello di Torino può mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza nonché l’incolumità degli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi operano[…] Chiediamo l’intervento immediato del Ministro Bonafede considerato che il personale di Polizia Penitenziaria non interessa più a nessuno – le politiche penitenziarie oramai sono completamente concentrare a favore dei soli detenuti.”
