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Cronaca

Torino, va dai Carabinieri e chiede di essere arrestato: “Ho una pistola”

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A Torino, i militari dell’Arma hanno arrestato per porto illegale di armi e munizioni e per ricettazione, un italiano di 31 anni della città. L’uomo, alle prime luci del mattino, ha citofonato alla Stazione Carabinieri di Torino Barriera Milano dichiarando di essere in possesso di una pistola. Immediatamente sottoposto a perquisizione personale, i carabinieri hanno trovato nel suo zaino una pistola semiautomatica e ben 67 munizioni di diverso calibro.

Dai successivi accertamenti svolti dai carabinieri è emerso che la pistola era stata rubata nel marzo del 2018 da un’abitazione di Carmagnola. Al momento dell’arresto il giovane non ha specificato le motivazioni che lo hanno portato a consegnarsi ai carabinieri. L’arma sarà inviata al Ris di Parma per verificarne l’utilizzo in recenti episodi delittuosi occorsi a Torino e provincia.

Barista in difficoltà a causa del lockdown preso di mira da un aguzzino che pretende di acquistare il suo bar sottocosto, un arresto dei carabinieri

A Mappano, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato un italiano di 33 anni, del luogo, con precedenti penali, per estorsione. L’uomo aveva proposto al titolare di un Bar, in difficoltà a causa del lockdown, di acquistare il suo locale, naturalmente a un prezzo inferiore al valore di mercato. Il proprietario aveva declinato l’offerta ma in seguito ha iniziato a subire forti pressioni e minacce sia di persona che tramite WhatsApp, tanto da essere costretto a prendere tempo dichiarando che avrebbe accettato dopo alcuni lavori di ristrutturazione. A questo punto l’acquirente ha proposto di curare lui stesso i lavori con una ditta di sua fiducia e dopo qualche giorno gli ha portato una fattura e ha preteso il pagamento anticipato dell’IVA.

Era di fatto in corso un’estorsione anche se mascherata da una richiesta di acquisto e poi di ristrutturazione. Minacce di morte e continue richieste di denaro. Nel piccolo paese la voce di quanto stava accadendo si è sparsa al punto che i carabinieri della Stazione di Leini hanno compreso cosa accadeva e hanno iniziato a pedinare l’aguzzino che è stato fermato fuori dal bar subito dopo aver intascato 1000 euro dal barista. Messo di fronte ai fatti, il barista ha ammesso di aver subito pressioni e minacce per la vendita della sua attività.

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