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Cronaca

Torino: hashish e marijuana con ritiro a domicilio, arrestato un giovane

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TORINO – L’indagine è partita dai riscontri emersi da alcune chat telefoniche: gli indizi raccolti dagli investigatori delle Pegaso dell’UPG hanno condotto a un appartamento di corso Francia utilizzato da un ventiquattrenne. Il giovane è un soggetto noto nei quartieri San Donato e San Paolo per rifornire di quantitativi rilevanti di cannabinoidi i suoi coetanei. Questi ultimi dovevano recarsi sotto casa sua, dopo averlo preliminarmente contattato utilizzando esclusivamente applicazioni di messaggistica istantanea, con cancellazione del testo in un tempo ben determinato. Una volta sotto casa, il pusher verificava visivamente dalla finestra che l’acquirente fosse da solo e soltanto allora apriva il portone dello stabile. Pertanto, anticipando le sue mosse, i poliziotti, lo scorso venerdì sera, hanno fatto ingresso nello stabile individuato, con l’intenzione di attendere l’inquilino sospetto, del quale, però, non era noto l’appartamento occupato.

Attorno alle 21.45, un soggetto corrispondente al sospettato faceva ingresso nel palazzo e prendeva l’ascensore, fermandosi ad un piano alto. Qui veniva fermato dai poliziotti  e, nonostante avesse in mano un mazzo di chiavi per aprire la porta dell’alloggio di fronte, negava di abitare in quel palazzo. La perquisizione dell’alloggio portava al rinvenimento di diversi contenitori trasparenti contenenti marijuana e hashish, complessivamente oltre 100 grammi, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. I poliziotti appuravano che il giovane aveva a disposizione due smartphone. Uno di essi veniva utilizzato per fornire connessione all’altro (hot spot) in modo tale da non essere intercettato quando utilizzava la rete internet per comunicare in merito alla compravendita dello stupefacente. Il giovane è stato arrestato per detenzione  ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Torino: “fratelli coltelli”

Sudamericano arrestato per falsa attestazione

La scorsa domenica gli agenti del commissariato San Paolo hanno controllato 4 cittadini sudamericani nei pressi di corso Racconigi. Chiesti loro i documenti, tre ottemperano nell’immediato alla richiesta dei poliziotti, il quarto, dopo un attimo di esitazione, fornisce la patente di guida. Gli operatori notano che i dati anagrafici riportati sono gli stessi indicati sul permesso di soggiorno fornito precedentemente da uno dei 3 stranieri mentre la foto raffigura il soggetto controllato in quel momento. Questi asserisce trattarsi di un errore di stampa dell’ente che ha rilasciato il documento.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti, dove emergono i reali dati anagrafici, associati a numerosi precedenti di Polizia ed una inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio Nazionale. Scattate le manette per falsa attestazione.

Torino: continua a perseguitare la ex compagna

Torna in cella

Era stato ammonito 7 mesi fa dal Questore di Torino a seguito di condotte configuranti il reato di violenza domestica ai danni della compagna; ma per l’uomo a poco era valso il provvedimento. Infatti, solo nel mese dello scorso settembre, la donna lo aveva denunciato per altri 2 episodi in cui era stata minacciata di morte. Lo scorso venerdì notte, l‘uomo si è recato sotto casa della ex, telefonando alle utenze telefoniche dei figli, un escamotage ideato al fine di poterle parlare. I ragazzi bloccano le chiamate in entrata; a questo punto lo stalker contatta il 112 NUE, asserendo di essere lui vittima di un sopruso: non riuscirebbe a parlare coi figli perché la ex compagna glielo impedisce. All’arrivo sul posto, i poliziotti comprendono come la sua richiesta sia del tutto pretestuosa e le cose siano ben diverse. In considerazione delle testimonianze raccolte, l’uomo verrà, infatti, tratto in arresto per atti persecutori.

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