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Cronaca

Ponte Genova: oggi si celebra il terzo anniversario

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GENOVA- Dopo l’inizio dei lavori per il parco della Memoria, la commemorazione

“Se chiedi in giro cosa le persone stessero facendo in quell’esatto momento, se lo ricordano come se fosse ieri”. Ed è proprio così. Sono passati tre anni da quel tragico incidente che coinvolse l’intera città di Genova, per non dire tutta Italia. Era il 14 agosto 2018, quando il ponte Morandi, conosciuto dai cittadini come “Ponte di Brooklyn” si spezzò in due, portando via per sempre 43 persone. Chi tornava dalla vacanza con gli amici, chi partiva per una nuova avventura estiva e chi, ancora, lo stava attraversando per andare a lavorare, come ogni mattina.

Ad oggi, dopo tre anni da quell’episodio, Genova non vuole dimenticare e, per l’occasione, ha organizzato una vera e propria celebrazione per commemorare chi ormai non è più tra di noi. Per la messa in chiesa, presenti i ministri della Giustizia e delle Infrastrutture Marta Cartabia e Enrico Giovannini, con il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, familiari delle vittime, cittadini comuni.

A seguire ci sarà la cerimonia per l’avvio della costruzione del Parco della Memoria, disegnato dall’architetto Stefano Boeri, con la demolizione di alcuni edifici.

Dopo la commemorazione delle vittime ci saranno gli interventi dell’arcivescovo, dell’imam, del sindaco, del governatore, dei ministri e di Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime del Morandi, tutto nell’area sotto il nuovo ponte. Alle 11:36, momento del crollo del viadotto, ci sarà un minuto di silenzio e contemporaneamente sulla passerella che da ieri sera porta il nome “14 agosto 2018, in memoria delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi”, cittadini comuni e sfollati lanceranno nel torrente Polcevera 43 rose bianche, accompagnato dai rintocchi di una campana tibetana, come avviene il 14 di ogni mese. 

Per la tragedia dell’ex ponte Morandi la procura di Genova ha rinviato a giudizio 59 persone, tra le quali gli ex vertici di Aspi e della ex controllata Spea incaricata delle manutenzioni, e le stesse società. Le accuse, a vario titolo, sono di crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, falso, omissione d’atti d’ufficio e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Perché niente e nessuno potrà mai giustificare o accettare un simile incidente che, grazie alle nuove tecnologie che dispone ora il Ponte, si spera non ricapiti mai più.

I nomi delle vittime:

Melissa Christiane Bastit
Giovanni Battiloro
Camilla Bellasio
Manuele Bellasio
Francesco Bello
Matteo Bertonati
Stella Maria Boccia
Admir Bokrina
Giovanna Bottaro
Elisa Bozzo
Alessandro Campora
Bruno Casagrande
Cristian Cecala
Crystal Dyana Cecala
Andrea Cerulli
Marta Danisi
Henry Diaz Henao
Marius Djerri
Giorgio Donaggio
Carlos Jesus Erazo Trujillo
Gerardo Esposito
Alberto Fanfani
Juan Ruben Figueroa Carrasco
Nathan Gusman
Vincenzo Licata
Anatoli Malai
Luigi Matti Altadonna
Dawna Antoinette Munroe
Juan Carlos Pastenes
Ersilia Piccinino
Axelle Nemati Alizèe Place
Claudia Possetti
William Pouzadoux
Leyla Nora Rivera Castillo
Roberto Robbiano
Samuele Robbiano
Alessandro Robotti
Marian Rosca
Gennaro Sarnataro
Antonio Stanzione
Mirko Vicini
Andrea Vittone
Angela Zerilli 

Il più piccolo aveva solo sei anni.

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